Inserita in Salute il 10/05/2019
da Direttore
Corso Internazionale sull’asma grave e le comorbidità associate
Asma grave, presentato a Palermo il sistema di intelligenza artificiale per la diagnosi delle COPD
Un sistema che applica l’intelligenza artificiale alle malattie croniche ostruttive polmonari presentato a Palermo durante la seconda edizione del “Corso Internazionale sull’asma grave e le comorbidità associate”.
PALERMO, 10 MAGGIO 2019. Prima giornata di confronto e di studio del trattamento e cura dell’asma grave a Villa Magnisi, sede dell’Ordine dei Medici di Palermo. I maggiori esperti del settore nel panorama internazionale hanno animato le prime quattro sessioni del “Corso Internazionale sull’asma grave e le comorbidità associate”, ideato ed organizzato dal Professore in Malattie dell´Apparato Respiratorio Nicola Scichilone, patrocinato dall´Università di Palermo e dalle maggiori società scientifiche nazionali e internazionali e promosso dalla UOC di Pneumologia del Policlinico Universitario di Palermo.
Tra i temi di maggiore rilievo l’applicazione dell’intelligenza artificiale alla diagnosi delle malattie croniche ostruttive polmonari su cui ha relazionato il Professore in Malattie dell´Apparato Respiratorio dell’Università di Pavia Angelo Guido Corsico e frutto della ricerca di un team di sei specialisti (Nicola Scichilone, Fulvio Braido, Pierachille Santus Fabiano Di Marco, Paolo Solidoro e Angelo Guido Corsico) e di un esperto in intelligenza artificiale. Al centro dello studio sono stati in particolare gli ESs, Expert Systems, cioè software che simulano il comportamento e il giudizio umani.
Alla prima fase di validazione della ricerca, con risultati positivi, hanno partecipato 60 differenti pazienti, numero che è salito a 258 nella fase clinica. L’accuratezza diagnostica del sistema COLDes si è attestata al 97.50%: un punteggio sorprendente che fa comprendere l’importanza dell’intelligenza artificiale come valido supporto per il clinico nella diagnosi della BPCO e dell’asma grave. Scopo infatti del metodo è proprio quello di coadiuvare, attraverso un database, nello specifico i medici di medicina generale.
“L’intelligenza artificiale rappresenta oggi il futuro per la gestione di patologie croniche complesse quali l’asma grave – dichiara il Prof. Nicola Scichilone, responsabile scientifico dell’evento -. Vuole essere un ausilio ma anche un supporto in caso di malattie croniche difficili da diagnosticare. Il punto di forza di questo studio è la metodologia che è stata messa in atto, rigorosa e che non ha lasciato nulla al caso attraversando un sistema di revisioni che potesse eliminare gradualmente ogni possibile discordanza”.
“Il team del prof. Scichilone ha dato un grande apporto alla realizzazione di questo lavoro – dichiara il prof. Angelo Guido Corsico -. Lo scopo di questo lavoro è quello di fornire un supporto alla diagnosi partendo dai dati semplici che possono essere presenti nella cartella clinica di un medico di medicina generale. Il nostro sistema si è rivelato in grado di fornire una diagnosi altamente corretta in pazienti in cui si sospettava la presenza di malattia ostruttiva polmonare”.
Protagonisti del dibattito in sede congressuale sono stati anche gli attori del percorso diagnostico terapeutico dell’asma grave. A raffrontarsi il punto di vista del paziente, del clinico, dello specialista e delle società scientifiche. Particolare rilievo la panoramica offerta dai pazienti su cui si sono accesi i riflettori grazie alla testimonianza, presentata dal prof. G. De Carlo, dell’EFA, la Federazione Europea delle Associazioni degli Asmatici e degli Allergici, gestita dall’AGM e che raccoglie 44 associazioni in 28 Paesi europei.
L’EFA, nata nel 1991, pone al centro della sua mission la prevenzione e la cura dell’asma, delle allergie e della COPD, malattia polmonare ostruttiva cronica. Ma anche la partecipazione attiva dei pazienti a tutte le decisioni e l’attenzione alla ricerca, grazie alla collaborazione e la condivisione tra i membri.
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