Spesso i passeggeri aerei considerano come principali disagi in aeroporto l’arrivo o la partenza in ritardo di un vettore, un volo cancellato o lo smarrimento di un bagaglio.
Pochi sanno che una delle peggiori sorprese al gate è l’eventualità di un imbarco negato in aereo, nonostante non si abbiamo problemi con la giustizia e i propri documenti e titoli di viaggio siano perfettamente in regola.
Ci sono vari motivi per cui una compagnia aerea può negare l’imbarco ad un passeggero, prima fra tutte l’overbooking, che è anche una casistica regolamentata dal Regolamento CE n. 261/2014 a tutela dei passeggeri aerei.
Tuttavia, anche in questo caso come in caso di overbooking, la compagnia ha dovuto rimborsare e risarcire il viaggiatore, a seguito di una sentenza del Giudice di Pace di Trapani.
Secondo tale sentenza infatti il Regolamento CE n. 261/2014 a tutela dei passeggeri aerei deve essere esteso anche ai casi in cui un negato imbarco non sia conseguente ad overbooking.
Cerchiamo di capire nello specifico quali eventualità ci mettono di fronte ad un negato imbarco, come reagire e quali sono i diritti che possiamo esercitare.
Perché avviene un negato imbarco aereo?
Come già accennato, la principale causa di imbarco negato in aereo è l’overbooking, cioè l’esubero di prenotazioni. In pratica, per avere maggiore profitto, la compagnia vende più biglietti di quanti passeggeri non possa trasportare, sulla base del calcolo statistico di quante persone non si presentano in media al gate, nonostante abbiano prenotato un posto.
Nel caso del già citato passeggero trapanese, ad esempio, la compagnia ha presupposto erroneamente che non avendo preso il volo di andata, egli non si sarebbe presentato neanche sul volo di ritorno, vietandogli di salire a bordo come se ogni suo diritto fosse decaduto con la prima rinuncia.
Ma la corte ha dato loro torto, imponendo un onere risarcitorio come avviene in caso di overbooking.
La pratica dell’overbooking perfettamente legale e si poggia sia sul fatto che in genere i calcoli dei così detti “non show” sono corretti, sia sulla certezza che coloro i quali viene negato l’imbarco sono titolari di diritti, di risarcimento e rimborso, come vedremo a breve nel dettaglio.
Quali sono i diritti di un passeggero vittima di imbarco negato aereo?
Quando l’aereo è in overbooking, il primo dovere della compagnia e conseguente diritto del passeggero, è informare del problema tramite annuncio e personale di terra.
Dunque la compagnia deve procedere col chiedere ai passeggeri in attesa se qualcuno vuole rinunciare volontariamente al proprio posto, in cambio di benefit e di un riposizionamento.
Come specifica
AirHelp l’imbarco negato aereo sui voli UE dà diritto in realtà non solo a riposizionamento e rimborso ma anche ad un risarcimento, ma solo nel caso in cui non si rinunci volontariamente al volo.
Tale risarcimento può essere di 200, 400 o 600 euro in base alla lunghezza della tratta che ci viene negata.
In caso di riposizionamento su un altro aereo e di attesa prolungata in aeroporto, il passeggero vittima di negato imbarco ha anche diritto al rimborso di pasti e bevande e, se decide di tornare a casa, di un rimborso del trasporto da parte della compagnia.
Che cosa fare e che cosa non fare in caso di imbarco negato aereo
Per avere tutto ciò che ci spetta, dal rimborso al risarcimento, bisogna aspettare che sia la compagnia a dirci ufficialmente che l’imbarco aereo ci viene negato, così da non far decadere il nostro diritto al risarcimento.
Infatti, per procedere alla scelta di chi avrà l’imbarco negato, la compagnia aerea deve seguire la prassi di chiedere se ci sono volontari disposti a rinunciare, in cambio di un nuovo volo, di un rimborso e di altri benefit.
Se non ci sono volontari, la compagnia procede con la selezione.
Se non si vuole incorrere nella casistica della scelta, è meglio non essere gli ultimi della fila al gate, dal momento che molte compagnie, in assenza di altri presupposti per decidere, procedono dagli ultimi.
Molte compagnie hanno un apposito servizio clienti e area preposta sul proprio sito, ma se non si vuole cercare sui siti ufficiali delle compagnie è possibile consultare la App o il sito di AirHelp e scoprire in pochi click se si è titolari di diritti e di quali.
Sempre da questo sito e App è poi possibile affidare la procedura di rimborso a AirHelp stesso, senza pagamenti anticipati e lasciando solo una piccola percentuale sul rimborso, una volta ottenuto.