Inserita in Sport il 19/04/2019
da Direttore
Pall.Trapani: I Numeri di Orlandina
Dopo la dolorosa retrocessione della passata stagione, la “rinascita” è avvenuta in un amen, affidata all’ex coach di Cantù Marco Sodini che ha consegnato le chiavi dell’attacco a due americani da piano di sopra che, di fatto, gestiscono oltre il 50% delle conclusioni dal campo della squadra. Le rotazioni non sono certo il punto di forza della Benfapp ma agli “altri” è affidato il compito di colpire proprio sugli spazi creati dalla coppia U.S.A. Uno dei migliori attacchi del girone ed, al contempo, una delle peggiori difese (stesso trend di Trapani) hanno garantito un rendimento da urlo nel girone di ritorno, tanto da essere ancora in corsa per la promozione diretta, in un testa a testa entusiasmante con la Virtus Roma. I singoli. Sfiora i 20 tentativi a match la guardia, ex Trento, Brandon Triche (1991) che si è formato alla prestigiosa Syracuse con lo storico coach Jim Boeheim, uno dei santoni del basket NCAA. È un esterno completo, con tiro, capacità di giocare in pick and roll ed, inoltre, di dare una mano nella costruzione del gioco. Devastante poi in uno contro uno, per via di gambe alla dinamite. Finora ha contribuito notevolmente alla causa con 24.2 p.ti, 7.3 falli subiti, 5.6 rimbalzi e ben 6.3 assist di media. Conclude con il 45% da due ed il 37% da tre che, in virtù dei molti tentativi, sono tanta roba. Qualche neo? Troppe le quasi 4 perse per gara e, quando non è in serata di tiro, tende ad intristirsi più del dovuto. L’esterno del 1996, ex Casale Monferrato, Simone Bellan assicura lotta, rimbalzi ed una gran difesa sul miglior marcatore avversario, anche se i punti che porta in dote non sono tanti, nonostante un discreto tiro. Finora garantisce una preziosa mano con 6 p.ti (47% da due, 36% da tre), a cui aggiunge 3.5 rimbalzi nei 23’ di utilizzo medio. L’ala Jacopo Lucarelli (1996) si è gravemente infortunato nell’ultima gara di Latina, rompendosi il legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro. Mancherà quindi il suo tiro dai 6.75 ed, in genere, i suoi numeri che, in stagione, recitano 8.5 p.ti e 4.6 rimbalzi per gara, con un eccellente 60% da due ed il 34% da tre (su oltre 3 tentativi per gara). Il ruolo di “quattro” è di Jordan Parks (1994), ex Trieste, che è un lungo dinamico, che gioca prevalentemente fronte a canestro e fuori dal pitturato dove, oltre a colpire dalla distanza, può partire in palleggio per attaccare il ferro. Ottima propensione a rimbalzo ed a campo aperto dove non fa mancare giocate spettacolari. Le sue medie: 23 p.ti, 4.2 falli subiti, 7.8 rimbalzi e 2 assist a match. Tira anche da tre, con medie stratosferiche (42% su oltre 4 conclusioni ad uscita), ed anche dalla media fa valere il suo atletismo (49% su quasi 14 tiri da due ad allacciata di scarpe). Insomma, anche lui non soffre certo di timidezza! Tecnicamente forse più “tre” ma con quelle gambe si mangia il pitturato! Il “cinque” è Davide Bruttini (1987), specialista in promozioni (ben tre consecutive con Torino, Brescia e Virtus Bologna) che, da gregario di lusso delle ultime annate, è chiamato al ruolo di terzo terminale offensivo. Sta facendo più che bene e, pur non disponendo di tantissimi centimetri, non fa certo mancare grinta e determinazione nei pressi dell’area colorata. Assicura rimbalzi e presidia il canestro senza alcuna remora nel fare a spallate con avversari spesso più prestanti fisicamente. Ecco le sue statistiche stagionali: 13.6 p.ti (60% da due), 5.1 falli subiti e ben 8.7 rimbalzi per partita. Insostituibile e “convertitosi” in attaccante di razza! Sul perimetro troviamo l’ex Latina, Roseto e Tortona Nicola Mei (1985) che mette al servizio della causa la sua notevole esperienza. Sta tirando insolitamente male da oltre l’arco dei 6.75 ma, più in generale, coniuga bene le sue qualità di costruttore di gioco con quelle di realizzatore. Con il suo spiccato senso tattico è un tassello prezioso per coach Sodini. Finora va a referto con 4.6 p.ti, 1.5 assist ed un rivedibile 30% dalla distanza che è la specialità della casa. Sotto media. Investimento pluriennale sul playmaker del 2000 Matteo Laganà che è cresciuto tra Reggio Calabria ed il settore giovanile dell’Olimpia Milano (anche un’esperienza in B per lui). Regista d’ordine che pressa il portatore di palla avversario e gioca per i compagni, concludendo prevalentemente da fuori (33% da tre su oltre 3 conclusioni per gara) mentre di rado si butta dentro o gioca uno contro uno. Completa l’opera assicurando alla causa anche 4.7 p.ti, 1.7 rimbalzi e 1.5 assist per partita. In diverse uscite è apparso un po’ “spaesato”. L’atletico 3/4 del 1998, ex Perugia (una stagione in B in doppia cifra), Joseph Mobio finora ha squillato a fasi alterne. Sul parquet le sue notevoli doti fisiche ed il buon tiro da fuori possono regalare buoni dividendi ai suoi e, più in generale, viaggia a referto con 3.7 p.ti (57% da due) e 2.7 rimbalzi di media. Altalenante il tiro da tre (30% in stagione) mentre dalla lunetta son dolori, con appena il 50%. Completano infine il roster Marco Murabito e Lorenzo Neri, che finora sono rimasti ai margini delle rotazioni.
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