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Inserita in Politica il 17/04/2019 da Direttore

Lettere a Tito n. 243. Riflessione sulla fede ludica e violenta nella settimana santa come energia repressa

Lettere
Caro Tito, siamo nel pieno della Settimana Santa la quale, in alcune aree geografiche (come Spagna, America Latina, Filippine e Sud Italia), offre una spettacolarità che stupisce, suggestiona, commuove oppure lascia perplessi come lascia perplesso me. Processioni e Vie Crucis Viventi, ritualità e manifestazioni penitenziali a volte persino cruenti (come coloro che si auto flagellano a sangue) e quanto altro caratterizzano luoghi e paesi, comunità e intere popolazioni.

1- SETTIMANA SANTA E TARANTA

A volte, tutto ciò appare come una riflessione dolorosa e collettiva; a volte un vero e proprio delirio ultramentale come può essere il frenetico dimenarsi del “ballo della taranta” o di altri balli purificatori. Settimana Santa e ballo della taranta (o altre danze simili) mi sembrano espressioni che non capitano a caso (più o meno) negli stessi posti dove viene esaltata e spesso portata allo spasimo la settimana del dolore e della resurrezione, della malattia e della guarigione fisica e/o mentale-emotiva.

Pure l’Islam (specie la corrente sciita) ha similitudini con le manifestazioni penitenziali e votive cattoliche come le cruente flagellazioni e altri riti di stravolgimento fisico e mentale tendenti però, almeno intenzionalmente, alla sacralità.

2- L’ENERGIA REPRESSA

Se concordiamo sul fatto scientifico che ogni fenomeno anche naturale, ogni persona e ogni società abbiano una propria “energia” … allora possiamo mettere sotto la lente d’ingrandimento e analizzare ogni comportamento come espressione di una energia emessa, latente o repressa. Ma come fuoriesce l’energia?

Ad esempio, la connotazione religiosa-cattolica è prevalentemente riferita alle espressioni popolari ed è solitamente legata ai tempi del Potere e delle tradizioni ancestrali via via mutate nei secoli. Adesso è riferita alla Passione di Gesù Cristo, mentre molti secoli fa era riferita ad altri culti (detti ingiustamente “pagani”) liberatori di energia, spesso totalizzanti o senza regole o limiti pure nella sessualità collettiva (che resta comunque parte centrale della forza energetica umana e sociale).

Da laico equidistante da religione e politica, vedo in tutte queste espressioni clamorose l’assoluta necessità di poter sprigionare l’energia dei popoli o delle classi sociali che il Potere è solito reprimere turante tutto l’arco dell’anno. Infatti (oltre alla settimana santa “latina”) anche il Carnevale (presente, in varie forme, pure in altri popoli non latini) esiste principalmente come valvola di sfogo di una energia popolare che altrimenti potrebbe trasformarsi in altri tipi di manifestazioni, tra trasgressione e pericolosità o addirittura rivolta.

3- GLI U. S. A. E ALTRI SEMPRE IN GUERRA

Come tanti altri, ritengo, ad esempio, che negli Stati Uniti d’America tale energia venga espressa prevalentemente con l’uso individuale e collettivo delle armi … in modo sportivo (nei poligoni), a caccia di animali e, in modo criminale, come caccia all’uomo o nelle frequenti stragi d’innocenti, ma anche come sublimazione bellica dove gli ideali aiutano ad ammazzare meglio e di più.

L’uso individuale e collettivo delle armi (sicuramente favorito da un’industria potente e aggressiva, come attesta la cronaca) sfocia poi nel permanente “stato di guerra”. Infatti, gli Stati Uniti d’America pare che non riescano a stare senza una guerra, militare o economica. Così come altri popoli dall’energia vitale repressa.

Inoltre, la cultura della competizione aggressiva (espressa persino in taluni sport detti “virili” ma sostanzialmente violenti) domina in particolare il mondo anglosassone che la manifesta specialmente nell’economia e nella finanza (come abbiamo visto e anche sofferto soprattutto negli ultimi decenni).

Essere sempre in guerra significa che è necessario avere sempre un “nemico” persino negli affari oltre che nelle armi … “business is business” (gli affari sono affari) senza pietà e senza distinzione etica! La predominanza ossessiva del denaro in tutti i settori individuali e sociali potrebbe essere la spia di un profondo malessere che poi deve essere scaricato in qualche modo … e più spesso in modo nevrotico o violento, fisico o morale.

4- RELIGIOSITA’ E REPRESSIONE

Oltre al Potere politico-economico, pure le Religioni (specialmente quando diventano Potere e non Servizio) contribuiscono, salvo eccezioni, a reprimere in vari modi il popolo, il quale ha poi necessità di sfogarsi o addirittura di trasgredire in clamorosi eventi rituali e periodici dentro (come la Settimana santa) o fuori (come il Carnevale) il contesto irreggimentato della fede.

I vari Poteri, che imbrigliano l’energia dei popoli soltanto a fini produttivi e riproduttivi, “tollerano” che i sudditi o i fedeli possano “trasgredire” al ritmo produttivo (economico o demografico) concedendo loro di impiegare parte della propria energia repressa o inespressa nelle manifestazioni pubbliche (tra cui lo sport), comunque regolate e controllate entro ben determinati confini. Finita la “festa” o la “vacanza” si torna ordinatamente ad essere elementi di produzione a favore del Potere (autoritario o pseudo-democratico).

5- L’ANGOSCIA NEI MONOTEISMI

In tutti questi miei anni di esistenza e di vita, ho notato che i monoteismi solitamente producono angoscia e tale disagio deve poi trovare una qualche via di uscita. Pure a livello dei sistemi politici-amministrativi ho notato come producano più angoscia nei cittadini quelli che tendono a stringere gli spazi di libertà sia in modo dittatoriale-totalitario che in modo falsamente democratico dove i poteri forti sono troppo presenti anzi invadenti ed esigenti.

6- L’ANGOSCIA DELLA GLOBOCRAZIA

Quella che viene definita attualmente come “la dittatura delle èlites” o dei “poteri forti” visibili ed invisibili (spesso associati ed alleati verso un monolite di potere sempre più globale) produce un’angoscia simile ai monoteismi.

La cosiddetta “globocrazia” pare che produca, infatti, più angoscia che benefici, nonostante alcuni vantaggi evidenti, pagati però a caro prezzo e non soltanto economico.

Finora la “globocrazia” (che è ancora un sistema in via di formazione e di assetto) è da prendere con diffidenza e difesa, dal momento che, come espressione principe della globalizzazione, sta escludendo molto pesantemente ed esasperando (più di quando già non lo fossero) interi popoli, realizzando un “razzismo” camuffato.

Certamente la globocrazia (che si manifesta poi in gruppi di potere quasi assoluto a livelli nazionali e locali) ha procedimenti altamente selettivi ed escludenti pure nella vita di tutti i giorni. Il problema maggiore degli esclusi è capire come possono difendersi da tale emarginazione che ha l’aspetto di un genocidio liberticida con nuove schiavitù. Il nemico numero uno della globocrazia è proprio la “libertà” delle persone e dei popoli!

6- LIBERTA’ E MONOPOLIO DELLA VERITA’

Infatti, caro Tito, pure nel contesto della globocrazia un tema che mi sta sempre più interessando è proprio quello della libertà la più completa possibile dell’individuo nei confronti di tutta la fenomenologia esistenziale e sociale (dalla scuola alla religione, dai legami affettivi ai legami di Stato e a tutto ciò che “rallenta” – “ferma” o addirittura “blocca” la persona nella sua crescita esponenziale verso la sua più naturale e vocazionale realizzazione).



Libertà da tutti i padroni, da tutti i maestri e i “maestrini” … pure dai padroni del monopolio della verità. Libertà dai più subdoli e capziosi poteri che usano l’opzione ludica o che seducono con il sorriso o la demogogia, nascondendo trappole da cui spesso è quasi difficile poter liberarsi. Come la salute psico-fisica, la libertà mentale personale mi appare come la situazione più importante e strategica dell’esistenza.

7 – NECESSITA UN UTILE E SERIO APPROFONDIMENTO

Caro Tito, non voglio dilungarmi in questa “riflessione pasquale” né intendo fare facile sociologia. Come mio solito, sono portato ad offrire una serie di “input” … spunti di riflessione prima di tutto a me stesso e poi a chi abbia voglia e tempo di approfondire e sviluppare le idee-guida che nascono sempre e comunque dalla realtà quotidiana o storica … avendo sempre come sfondo un’etica continuamente migliorativa o persino “salvifica” il più possibile “condivisa” nella visione del mondo e nello stare al mondo.

L’aggettivo “salvifico” non appartiene soltanto alla tradizione pasquale cristiana, ma è fatto proprio da ogni persona e da ogni società o civiltà che da sempre tende al benessere e all’Armonia universale. L’impegno salvifico (che per Gesù come per tante altre eminenti personalità altamente morali) è così tanto serio e totalizzante da rischiare, per coerenza etica, di essere martirizzati e persino uccisi.

Ognuno di noi dovrebbe misurarsi (indipendentemente da qualsivoglia fede) dinanzi a tali storici esempi, sublimi ed assoluti. In fondo, la Pasqua cristiana è la misura del nostro “credo” o del nostro impegno nella salvezza etica ed armoniosa del mondo, ma anche nostra personale e sociale.

In particolare, ogni fedele cristiano (proprio perché ha più obblighi derivati dalla propria fede e dal battesimo riconfermato con gli altri sacramenti) dovrebbe utilizzare ogni Pasqua (al di là degli aspetti ludici-folcloristici e consumistici-emotivi) per fare il punto della situazione sulla propria coerenza e crescita religiosa, umana e sociale, pure alla luce di quell’Amore universale così tanto sbandierato ma anche così tanto disatteso, specialmente adesso che vige la cattiva globalizzazione con una selettiva e schiavistica globocrazia.

8- COSA C’E’ DIETRO L’ANGOLO

Caro Tito, adesso che sono in pensione, ho maggiori occasioni di seguire (specialmente in TV leggendo tra le righe) i commenti dei “Soloni del Potere” oppure di vagliare i ragionamenti di altri personaggi simili (questo purtroppo offre il Mercato) su come adesso sta andando il mondo. Quasi nessuno (persino il più ottimista) nasconde ormai il fatto che sul nostro pianeta si stia accumulando così tanta e tale energia negativa che inevitabilmente potrà succedere qualcosa di esplodente a livello continentale o addirittura globale.

A parte il galoppante inquinamento (che ci coinvolge e sconvolge indistintamente tutti), ci sono realtà e situazioni tali da essere annoverati tra i crimini dell’umanità. Ci dobbiamo dunque preparare ad una deflagrazione nucleare o ad una esplosione di rabbia dei popoli miseri, poveri e dimenticati, ma anche di quelle classi sociali lasciate troppo indietro e addirittura costantemente derubate persino di dignità?…

E’ possibile che possano capitare a noi le recrudescenze, le repressioni e i genocidi che adesso stanno capitando ad altri popoli? … Dobbiamo aspettarci un peggioramento generale delle nostre condizioni?… Come possiamo difenderci, così su più fronti?…

9- IL RIEQUILIBRIO DEL MONDO

Caro Tito, non mi stancherò mai di esortare me stesso e tutti a lavorare per il “riequilibrio del mondo” in tutte le sue espressioni. Passa da questo riequilibrio la pace e la possibilità di controllare quella “energia” della terra e dei popoli che altrimenti potrebbe stravolgere il mondo.

Dedichiamoci pure ai riti della settimana santa, come protagonisti o come spettatori … però sarebbe necessario riflettere che il Gesù che viene flagellato e crocifisso è anche quell’Umanità martirizzata o dimenticata persino dai suoi discepoli e fedeli.



Ritengo che siamo in prossimità di prove individuali e sociali così importanti e impegnative per le quali mi sembra che al momento non siamo sufficientemente preparati. Il che dovrebbe essere un motivo in più per stare in costante “allerta”!

10- BUONA PASQUA DI IMPEGNO E DI ARMONIA

Sarebbe forse utile scrivere nei nostri pro-memoria (persino sulle pareti di casa ed in automobile) le parole “impegno” ed “Armonia” per non dimenticarci delle gravose prove (individuali, familiari e sociali) che ci aspettano, non ultima la morte che è sempre vicina e ci affianca poiché è nata con noi.



Alla luce di ciò, penso che sia necessario recuperare quella umiltà e quella saggezza (derivata anche dai nostri antenati più prossimi o remoti) che ci facciano vivere almeno in modo più etico, meglio se più giusto e persino armonioso. L’Armonia deve essere pur sempre nella nostra considerazione e nel nostro impegno quotidiano.

E, come elemento di Armonia, forse o probabilmente dovrebbe essere considerata la figura dell’androgino, maschio e femmina insieme, come può esserlo l’Anima.

11- PRIMA LETTURA PARALLELA

Il mito dell’androgino a Badolato?

Caro Tito, qualche anno fa (precisamente sabato santo 19 aprile 2014) hai visto con i tuoi occhi un aspetto della Via Crusis Vivente che si snoda per quasi nove ore (13-22) e per circa 12 km per le vie del borgo e delle immediate campagne di Badolato. Ci hai donato alcune foto (https://www.costajonicaweb.it/il-mito-dellandrogino-presente-nella-settimana-santa-di-badolato-cz/) che qui riporto in parte, pure per riproporre alla riflessione di chi ne ha voglia il “mito dell’androgino” rappresentato, a mio parere, dalla figura degli alabardieri-bambini.

Nonostante ne tratti da oltre 30 anni (dalla Pasqua 1988 nel primo articolo pubblicato dal settimanale “il piccolissimo” diretto da Vincenzo De Virgilio ed edito da Rubbettino di Soveria Mannelli), finora nessuno si è soffermato a dare la propria interpretazione.

Per amicizia e per curiosità, Salvatore Mongiardo (filosofo di Soverato e scolarca della Nuova Scuola Pitagorica di Crotone) si recherà appositamente a Badolato borgo, l’imminente sabato santo 20 aprile, proprio per osservare gli alabardieri-bambini che significo come simboli dell’androgino.



Sicuramente il comune amico Salvatore mi darà per iscritto un qualche suo parere-commento che poi ti parteciperò. Spero che altri vogliano considerare questa strana ed originale presenza in Badolato, in un contesto rituale sacro come una Via Crucis Vivente.

12- SECONDA LETTURA PARALLELA

Caro Tito, amico di famiglia di lunga data, Mimmo Badolato (che abita a Soverato da parecchi anni) ti è noto pure perché ho ospitato in queste mie lettere alcuni suoi scritti ed anche talune sue interessanti iniziative.

* foto n. 15 – Mimmo Badolato 2019

Adesso voglio qui evidenziare il bel biglietto augurale di “Buona Pasqua” che ha inviato a te, come Direttore di www.costajonicaweb.it, e a tutti i Lettori di questo prezioso sito di informazioni e di cultura calabro-sicula.

Lo ringraziamo insieme “addupricando” gli Auguri per una Pasqua serena e in piena salute, senza gli inevitabili acciacchi della veneranda età.

Devo dirti che gli auguri di Mimmo Badolato mi hanno commosso perché so molto bene l’affetto e la dedizione che lo caratterizzano. Egli è tra le migliori e più buone persone che la vita mi ha dato di conoscere e di ammirare. Ricambiamo quindi pure l’affetto e la dedizione, mentre restiamo in attesa di apprendere qualche altra sua bella iniziativa socio-culturale.

13- BUONA UMANITA’ A TUTTI

Non mi resta che augurare BUONA UMANITA’ a tutti, sperando di non essere più costretti a vedere guerre e violenze, misfatti e ingiustizie in campo istituzionale e persino in campo religioso. Che l’impegno e il tendere all’Armonia ci salvaguardino il più possibile da errori ed orrori!

Buona Pasqua pure da me, specialmente per le nuovissime generazioni che trovano in tuo nipote Leonardo un bel rappresentante, mentre domani 17 aprile dovrebbe nascere a Milano (con un programmato parto cesareo) il primo nipotino del mio vecchio e stimato amico Salvatore Regio di Serra San Bruno. AUGURI di BENVENUTO pure a Lui (che probabilmente si chiamerà Elia) e a tutti quei bimbi che stanno per venire a in questo “pazzo pazzo mondo”!

14- SALUTISSIMI

Caro Tito, spero di poterti confidare prossimamente alcune altre mie riflessioni su un tema che interessa indistintamente tutti. Ne ho tratteggiato alcuni appunti che mi tocca sviluppare e perfezionare.

Intanto, ti ringrazio come sempre per la generosa ospitalità di questa “Lettera n. 243” in attesa di inviarti la prossima!

A te e a tutti i nostri gentili Lettori BUONA PASQUA … possibilmente in famiglia e con altre persone care!

Domenico Lanciano (www.costajonicaweb.it) Azzurro Infinito, martedì (santo) 16 aprile 2019 ore 18,54


Fonte:www.costajonicaweb.it

Video SS. Pasqua a Badolato Superiore (Cz) -  Anno 2014

 

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