Inserita in Cronaca il 12/04/2019
da Direttore
La cassata “rivisitata”: l’omaggio a Palermo per Pasqua
I pasticceri Giuseppe e Gabriele D’Amico abbinano al dolce della tradizione il mandarino tardivo di Ciaculli, raccontando tradizione e territorio
PALERMO. Ha la freschezza e la genuinità del mandarino tardivo di Ciaculli, mantenendo intatta forma e ricetta della tradizione siciliana. Giuseppe e Gabriele D’Amico, della storica Pasticceria Da Josè, rivisitano la classica cassata, dandole un’impronta ancor più territoriale, che profuma di Palermo come omaggio al dolce del capoluogo, tipico del periodo pasquale. Così, la storia incontra un’altra storia, quella della Conca d’Oro: i campi baciati dal sole danno vita ai succosi e profumatissimi frutti arancioni.
Una versione innovativa della regina della cucina siciliana, il dolce a base di pan di Spagna, ricotta e marzapane, coperto di glassa e frutta candita.
Un divertente abbinamento di sapori ottenuto da una dolce crema realizzata con buccia e succo di mandarino e zucchero. Un composto ottenuto da una lunga cottura e, una volta raffreddato, inserito nel cuore della cassata, rispettando la forma tradizionale.
“Lo scopo – spiegano i pasticceri - è quello di tutelare e promuovere i prodotti del territorio raccontando una Palermo ancora radicata alla tradizione, agli antichi valori, alla genuinità di una Terra che profuma di buono”.
Insieme al padre, Piero Cristofaro, i due giovani pastry chef raccolgono i mandarini, li sbucciano ad uno ad uno con cura e dedizione, li lavorano a mano con professionalità fino a ricavarne una dolcissima crema.
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