All’alba di ieri, la Polizia di Stato ha dato esecuzione all’Ordinanza di applicazione di misura cautelare con cui il GIP di Trapani, a seguito di un’articolata indagine condotta dal Commissariato di Marsala e dalla Squadra Mobile di Trapani, ha disposto la custodia in carcere per i fratelli Vincenzo (cl. 83) e Alessio SPARLA (cl. 85), e gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico per TITONE Nicolò (cl. 70) e MANNONE Ignazio (cl. 90).
L’indagine, al cui esito sono state complessivamente denunciati 14 marsalesi, era iniziata nel febbraio del 2017, quando la Sezione Investigativa del Commissariato di P.S. di Marsala aveva colto i fratelli SPARLA presso un’abitazione da loro locata nella Piazza Carmine per essere adibita a centrale di spaccio.
I successivi esiti investigativi hanno ricostruito un complesso scenario criminale, nell’ambito del quale i fratelli Vincenzo e Alessio SPARLA si distinguevano per essere tra i principali approvvigionatori di cocaina sulla piazza di Marsala.
Attraverso una fitta rete di fiancheggiatori e di pusher, gli SPARLA rifornivano anche l’isola di Favignana, dove potevano contare sulla collaborazione di MANNONE Ignazio, il quale, attraverso gli aliscafi in partenza da Marsala, trasportava eroina sull’Isola.
Tra gli altri fornitori del MANNONE vi era anche il pluripregiudicato TITONE Nicolò, soggetto gravato da molteplici precedenti specifici, nonché per delitti contro il patrimonio e in materia di armi.
Durante le indagini, Alessio SPARLA e Ignazio MANNONE erano stati già arrestati per detenzione ai fini di spaccio e per cessione di cocaina. In particolare, a seguito di una perquisizione domiciliare, Alessio SPARLA era stato trovato in possesso di un cospicuo quantitativo di cocaina destinata allo spaccio, mentre il MANNONE era stato arrestato a seguito di una cessione di droga da egli effettuata a favore di un assuntore marsalese.
Durante l’esecuzione della misura, presso l’abitazione di Vincenzo SPARLA è stata rinvenuta una pistola Beretta calibro 7.65 completa di munizionamento, da egli occultata nella camera da letto e detenuta illegalmente.