Inserita in Sport il 28/03/2019
da Direttore
Nuovo capitolo sul caso esame agenti Coni.
Qualche settimana fa un gruppo di procuratori sportivi ha notificato un ricorso al Tar del Lazio contro la Presidenza del Consiglio dei ministri e il Coni, con cui si chiede l’annullamento, previa sospensiva, del bando Coni relativo alla prova generale per l’iscrizione al registro nazionale degli agenti sportivi, nonché del Regolamento Coni degli agenti Sportivi approvato a luglio e per la dichiarazione di incostituzionalità della legge nella parte in cui “fa salva al validità dei pregressi titoli abilitativi rilasciati prima del 31 marzo 2015” si attende la sentenza per vedere come si procederà a riguardo. Inoltre è stata presentata anche denuncia all’Antitrust che a breve deciderà nel merito. Gli otto ricorrenti, rappresentati dall’avvocato Cesare Di Cintio, non contestano “il ripristino dell’esame in sè, quanto che le norme introdotte contemplano una evidente disparità di trattamento tra chi ha operato prima della liberalizzazione e chi, facendo affidamento sulla nuova normativa, ha iniziato ad esercitare l’attività, stabilendo l’obbligo di ottenere un preventivo titolo abilitativo solo per i secondi”, spiega il legale, come riportato dall’Ansa. I procuratori iscritti nel 2015 hanno intenzione di agire in tutte le sede giudiziarie, se serve fino alla CEDU. Ad oggi un procuratore sportivo il cui nome vuole rimanere per adesso riservato, ha proposto una modifica alla riforma CONI e ha contattato i parlamentari proponendogli una serie di adeguamenti per rendere lo sport più sicuro e riformare al meglio la disciplina dei procuratori sportivi. In particolare l´esame non dovrebbe essere previsto per chi si è registrato dopo il 2015, così come gli agenti dotati di titolo abilitativo prima del 2015 sono stati esonerati dall´esame, senza dimenticare che l´attuale prova del Coni richiede conoscenze ben più ampie di quelle prima richieste di tipo soprattutto giuridico, articolate e complesse. In ogni caso è positivo l’introduzione dell’obbligo di effettuare corsi di aggiornamento che tutti coloro che saranno iscritti al nuovo albo per tenersi informati in materia e l´introduzione di una assicurazione professionale di responsabilità civile.
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