Inserita in Politica il 26/03/2019
da Direttore
Trasporti, sindacati su aeroporti, ´Regione ci convochi subito per parlare del futuro dei nostri scali´
Sindacati su sistema aeroportuale “Regione ci convochi”
“Chiediamo un incontro urgente sul futuro degli aeroporti siciliani al Presidente della Regione e all’assessore regionale ai Trasporti, qualunque ragionamento sugli scali deve partire da un piano industriale che contemperi l’esigenza di sviluppo del territorio, i bisogni degli utenti e dei 1750 lavoratori”. Così i sindacati dei Trasporti, Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti con i segretari generali Franco Spanò, Dionisio Giordano e Agostino Falanga, sollecitano un incontro urgente con la Regione sul trasporto aereo siciliano. “Vogliamo porre l’attenzione su tutti questi temi legati al futuro dei servizi aeroportuali siciliani che sembrano essere avulsi dal dibattito politico e imprenditoriale di queste ultime settimane: da più parti si dibatte sulla privatizzazione o sul mantenimento della ragione pubblicistica, si evidenzia la crescita del traffico passeggeri in alcuni scali importanti dell’Isola, ma sarebbe altresì opportuno comprendere le ragioni dell’uso di diversi ammortizzatori sociali per mantenere gli attuali circa 1750 lavoratori siciliani”. Spanò, Giordano e Falanga aggiungono “per non dimenticare i circa 700 lavoratori impegnati in servizi di pulizia, sicurezza, rifornimento carburante ed attività commerciali e di ristoro “. “Qualunque siano i piani futuri per i nostri scali, è necessario affrontare il tema delle criticità che riguardano la gestione degli aeroporti minori e in particolare alla situazione di estrema difficoltà in cui versa il gestore aeroportuale di Trapani e Comiso. E’ necessario un ragionamento complessivo che partendo da una vera continuità territoriale, miri al rilancio di tutti i nostri scali nell’ottica di un’unica sistemica governance pubblica che garantisca adeguata offerta di voli, sviluppo industriale e crescita delle performance delle società e dell’occupazione. La Regione ci convochi”.
Palermo, 26 marzo 2019
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