Inserita in Sport il 18/03/2019
da Direttore
Calcio: chi vincerà il titolo di capo cannoniere?
La classifica dei cannonieri in serie A si preannuncia combattuta come mai era capitato negli ultimi anni: lŽarrivo di Cristiano Ronaldo nel nostro campionato ha visto lŽinserimento del nome del fuoriclasse portoghese nel novero dei candidati più seri alla conquista del titolo, ma i numeri dicono che sono almeno cinque le punte che si sfideranno fino allŽultima giornata. In questo momento, dopo la 28esima giornata di campionato, la graduatoria vede al comando Fabio Quagliarella: lŽattaccante della Sampdoria ha messo a segno 21 reti in 27 partite, di cui 6 rigori.
Tutti pazzi per Quagliarella
Quella che sta vivendo lŽex punta della Juventus è, con tutta probabilità, la sua stagione migliore da quando gioca in serie A, e a rendersene conto è stato anche Roberto Mancini, che non ha potuto fare a meno di convocarlo in vista delle due partite che lŽItalia giocherà nei prossimi giorni per le qualificazioni ai Campionati Europei del 2020. Se è vero che la nazionale deve essere proiettata al futuro, è però innegabile che proprio il 35enne Quagliarella è lŽattaccante italiano più in forma in questo momento: e non si tratta di un exploit estemporaneo, ma di una realtà che prosegue dallŽinizio della stagione. Impossibile, dunque, fare a meno di lui, soprattutto in un momento in cui il resto del reparto offensivo azzurro è quantomeno in difficoltà.
Mancini cerca attaccanti prolifici
Non deve essere un caso se Mancini si è ridotto a convocare lo sconosciuto Grifo dalla Germania, perché lŽattacco dellŽItalia è - come si suol dire - spuntato. Patrick Cutrone, classe 1998, dopo un inizio di campionato entusiasmante ha dovuto fare i conti con lŽarrivo di Krzysztof Pjatek, che lo ha relegato in panchina, e anche Simone Zaza vede sempre più spesso le partite da seduto. Andrea Belotti non è stato neppure convocato, a dispetto delle 10 reti messe a segno con il Torino, e così pure Mario Balotelli, a cui non sono bastate le ultime prestazioni positive realizzate con la maglia del Marsiglia per convincere Roberto Mancini. Infine, ci sarebbero Andrea Petagna, a quota 11 gol in campionato, e Ciro Immobile, fermo a 13: il primo, però, non è quel che si possa definire un goleador, ma è piuttosto una torre ideale per le sponde; il secondo, invece, con la maglia dellŽItalia non è mai riuscito a convincere e a lasciare il segno.
Gli avversari di Quagliarella
Quagliarella, dunque, è il più papabile capocannoniere serie A, forte delle sue 21 reti, ma i bookmaker segnalano altri candidati che possono ancora dare fastidio all´attaccante blucerchiato: non solo i già citati CR7 e Pjatek, ma anche Duvan Zapata e Arkadiusz Milik. Il portoghese della Juventus in 26 match giocati ha realizzato 19 reti, di cui 5 su calci di rigore: la sua assenza contro il Genoa nellŽultimo turno di campionato, che ha visto la Juve soccombere per 2 a 0 e perdere per la prima volta in stagione in questa serie A, ha dimostrato il suo valore e la sua importanza per i bianconeri. Cecchino infallibile - chiedere a Oblak e ai suoi compagni dellŽ Atletico Madrid per avere conferma -, il lusitano è ancora pienamente in corsa per conquistare il titolo di miglior marcatore.
Pjatek
A pari merito con Cristiano Ronaldo per numero di gol segnati fino a questo momento cŽè un certo Pjatek: il polacco che a gennaio si è trasferito dal Genoa al Milan ha messo in evidenza come il cambio di casacca per lui si sia rivelato del tutto indolore. Insomma, chi sa far gol continua a segnare a prescindere dalla maglia che indossa. Per altro, se non si calcolassero i calci di rigore, proprio il Pistolero sarebbe al comando della graduatoria, perché delle 19 reti che ha totalizzato la punta rossonera in 27 incontri solo 2 sono arrivate su penalty.
Duvan Zapata
Non ci si può dimenticare di Duvan Zapata, che ha segnato 4 volte in meno rispetto a Quagliarella ma merita comunque di essere inserito nel novero dei possibili capocannonieri: è anche grazie alle sue reti se lŽAtalanta a questo punto della stagione è pienamente in corsa per lŽEuropa League e per più di qualche momento ha addirittura sognato di riuscire a conquistare un posto nella prossima edizione della Champions. Un sogno che, in realtà, molti tifosi nerazzurri ancora coltivano, soprattutto perché là davanti la Roma sembra in crisi e neppure il Milan e lŽInter appaiono imbattibili. Ma cŽè da tenere conto anche della Lazio, oltre che delle inseguitrici che dietro non fanno stare tranquilli Gasperini: insomma, in questo finale di campionato ci sarà bisogno dei gol di Zapata come del pane, e la punta colombiana dovrà dimostrare di meritare le decine di milioni di euro che la Sampdoria chiede per il suo riscatto alla fine della stagione.
Milik
Al quinto posto nella classifica dei cannonieri cŽè un altro polacco oltre a Pjatek: si tratta di Arkadiusz Milik, che nella prima vera stagione con la maglia del Napoli senza grandi infortuni è riuscito a mettere in mostra tutto il proprio valore a suon di gol. In 25 partite, sono ben 15 le reti segnate, senza alcun calcio di rigore: lŽex attaccante dellŽAjax con uno sprint sul finale di stagione potrebbe accorciare le distanze da Quagliarella, con lŽaiuto di Mertens e Insigne. Bravo di testa ma anche nel calciare le punizioni, Milik sarà una delle frecce più importanti nell´arco di Carlo Ancelotti non solo per consolidare il secondo posto in campionato, ma anche per provare a vincere l´Europa League, sin dai quarti di finale contro lŽArsenal.
Gli altri candidati al titolo di capo cannoniere
A quota 13 reti ci sono il già menzionato Ciro Immobile, che però ha potuto approfittare anche di 3 rigori, e Ciccio Caputo, che a sua volta ha segnato 3 penalty. Seguono lŽattaccante della Spal Andrea Petagna, quello del Cagliari Leonardo Pavoletti e quello del Torino Andrea Belotti: per loro è oggettivamente impossibile sperare nella conquista del titolo di capocannoniere. Un titolo a cui, fino allŽinizio di gennaio, aspirava anche un certo Mauro Icardi; lŽargentino, però, è rimasto vittima di una vicenda dai contorni ancora non del tutto chiariti. Ma questa è unŽaltra storia, forse.
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