Inserita in Cronaca il 26/02/2019
da Direttore
Allarme violenza nelle guardie mediche: a Marsala dottoressa aggredita
Gelarda (Lega): “Pene più severe e presìdi fissi delle forze dell’ordine”
Marsala, 26 febbraio 2019
“Pene più severe per chi aggredisce medici, infermieri e personale sanitario, ma anche presìdi fissi delle forze dell’ordine”. Lo dice Igor Gelarda, responsabile regionale enti locali della Lega, dopo gli ultimi due casi di violenza registrati a Marsala e Catania.
In una guardia medica, a Marsala, una dottoressa è stata aggredita nell’ex pronto soccorso dell’ex ospedale San Biagio da un tossicodipendente di 30 anni. L´uomo, dicendo di avere un forte mal di testa, ha cercato di scavalcare altri pazienti in fila. La dottoressa ha invitato l’uomo a rispettare l´ordine di arrivo, ma il trentenne ha reagito prima con le minacce e poi con violenza, colpendola con schiaffi e sputi.
“Spesso e volentieri - dice Gelarda - i camici bianchi si trovano da soli in posti isolati, alla mercé di qualunque malintenzionato. Nei casi più pericolosi, si potrebbe valutare l’opportunità di spostare le guardie mediche in posti più sicuri per scoraggiare delinquenti e balordi”.
L’altro episodio di violenza, a Catania, ha visto un infermiere aggredito al pronto soccorso dell´ospedale Cannizzaro. A colpirlo, un uomo di 34 anni. Si sarebbe presentato al triage con la figlia in codice verde, scavalcando la fila dove vi erano altri utenti che attendevano il turno.
“Per contrastare il fenomeno della aggressioni nei pronto soccorso - dice ancora Gelarda - si potrebbero prevedere sanzioni aggiuntive per chi colpisce medici, infermieri o personale ausiliario nella qualità di pubblici ufficiali e non semplici cittadini, quindi soggetti operanti nell’esercizio delle proprie funzioni all’interno delle strutture sanitarie”.
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