Inserita in Cronaca il 22/02/2019
da Direttore
Giovani e Cyberbullismo la nuova sfida del Corecom Sicilia
Nell’era di internet e del digitale dobbiamo imparare che, volenti o nolenti, il nostro è ormai un mondo sempre più connesso. Se da un lato i vantaggi di questa rivoluzione riguardano tante delle nostre abitudini quotidiane, dall’altro non tutto quel che luccica è oro. La rete, insieme a piattaforme come i social, ha infatti portato anche alla nascita di fenomeni deplorevoli come il cyberbullismo. Date le percentuali sempre più preoccupanti relative ai giovani vittime di questo fenomeno, il Corecom Sicilia ha quindi deciso di lanciare il suo guanto di sfida dedicando una giornata alla responsabilizzazione dei ragazzi. Considerando che i giovani italiani online superano il 90% del totale, si capisce quanto sia importante far comprendere loro i rischi del bullismo digitale.
Giovani e Cyberbullismo
Nel nostro paese sono ben il 90% i giovani costantemente connessi a internet, addirittura al di sopra delle medie mondiali: percentuali molto elevate, che meritano dunque tutte le attenzioni del caso.
Si tratta in particolare di un fenomeno che si concretizza nel momento in cui un giovane viene preso in giro (o peggio ancora ricattato) tramite canali digitali come i social network, ove la rete amplia i danni perché, oltre al bullo e alla vittima, si trovano anche spettatori che intervengono con insulti e minacce. La percentuale di ragazzi che nel nostro paese hanno subito questa forma di bullismo è in preoccupante ascesa, essendo infatti passata dal 6,5% del 2017 all’8,5% del 2018, con un aumento di ben due punti percentuali in un solo anno. Inoltre, negli ultimi tempi sembra essersi abbassata anche l’età media dei giovani che subiscono questo genere di violenze, passando dai 14 agli 11 anni (dove addirittura la percentuale di ragazzi vittima di cyberbullismo sale al 10%).
Connettilatesta!
Il Corecom Sicilia ha quindi deciso di sottolineare l’importanza della lotta al cyberbullismo, così da poter spingere i ragazzi verso la comprensione degli effetti collaterali (alle volte anche gravi) di comportamenti che potrebbero reputare di poco conto. Lo ha fatto cogliendo la sfida e organizzando un convegno con uno scopo preciso: aiutare a responsabilizzare i giovani nei confronti di questa preoccupante problematica. Il convegno è stato organizzato presso il liceo Cassarà di Palermo, e ha visto la presenza di molte personalità di spicco del mondo siciliano: fra queste il presidente dell’assemblea regionale Gianfranco Micciché, insieme al procuratore capo Maria Vittoria Randazzo e al primo dirigente della Polizia Giovanni Pampillonia. Chiaramente, durante il convegno, sono stati trattati diversi punti caldi relativi alla questione del cyberbullismo, della privacy online e della sicurezza su Internet.
L’obiettivo è portare i ragazzi a comprendere quali sono i rischi e i pericoli che si celano in rete, e come evitarli usando gli strumenti digitali in modo responsabile e anche consapevole.
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