Inserita in Cronaca il 03/02/2019
da Direttore
Tra le patate alla fabbrica di chip arriva una bomba a mano risalente alla Prima Guerra Mondiale.
Momenti di apprensione nello stabilimento produttivo di Hong Kong. Una bomba a mano tedesca risalente alla prima guerra mondiale è stata trovata in una spedizione di patate importate dalla Francia in una fabbrica di chip di Hong Kong. La granata, trovata sabato presso lo stabilimento di Calbee Snacks, è stata neutralizzata senza problemi.
E´ questa la sorpresa che si sono ritrovati i dipendenti della Calbee Inc, la famosa fabbrica giapponese produttrice di snacks a Hong Kong. Come riferisce il commissario di polizia Wilfred Wong Ho-Hon ai giornalisti, la direzione dell´azienda ha deciso di chiamare immediatamente i soccorsi. Gli agenti, giunti nello stabilimento pochi minuti dopo, hanno scattato delle fotografie. Il portavoce della polizia, ha confermato l´accaduto riferendo che era pericolosa: "La granata era in uno stato instabile perché era stata sbloccata ma non era esplosa". La bomba a mano, evidenzia Giovanni D´Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti", è stata recuperata e distrutta. La polizia, ha poi pubblicato un video che mostra gli artificieri che mettono la granata in un sito lontano da insediamenti civili prima di farla esplodere. La bomba a mano era larga otto centimetri e pesava un chilogrammo. Gli esperti ritengono che si tratti di una bomba a mano risalente all´epoca della Grande guerra, abbandonata in una trincea durante la prima guerra mondiale che è diventata un campo di patate e sarebbe stata raccolta con i tuberi. Tuttavia non è raro trovare, tra le tonnellate di patate che giungono negli stabilimenti produttivi, oggetti fuori dal comune, tra cui sassi e palline da golf. "Ma una granata", "no, non era mai arrivata". Questa non è la prima volta che la polizia dell´ex colonia britannica si occupa di vecchie munizioni, ma in genere si tratta di bombe americane sganciate sul territorio caduto nelle mani dei giapponesi durante la seconda guerra mondiale.
Lecce, 3 febbraio 2019
Giovanni D’AGATA
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