Inserita in Cronaca il 23/01/2019
da Direttore
I ragazzi con la sindrome di Williams volano a Sanremo e chiedono di incontrare Claudio Baglioni
Hanno un sogno nel cuore: conoscere Claudio Baglioni e salire sul palco dell’Ariston. I ragazzi dell’Associazione italiana Sindrome di Williams per il 14esimo anno consecutivo andranno al Festival di Sanremo per esibirsi e cantare con il cuore. Sono ragazzi che vengono dalle regioni Calabria, Puglia, Basilicata, Emilia Romagna, Lombardia, Toscana e Sicilia e durante la settimana della kermesse sanremese si incontrano e danno vita alle loro passioni. Aspettano questo appuntamento tutto l’anno e vivono nell’attesa di quest’avventura. Per molti è l’occasione di essere protagonisti, per altri, come i ragazzi speciali siciliani, avvezzi ormai ai palcoscenici perché studiano e si esibiscono tutto l’anno, è l’ennesima opportunità per dimostrare che anche con addosso la disabilità, si possono coltivare talenti e passioni, provare emozioni e realizzare i sogni. Dal 6 al 10 febbraio, i ragazzi parteciperanno a Sanremo…DOC, manifestazione musicale, parallela al Festival della Musica Italiana di Sanremo, che dà l’opportunità di esibirsi ai talenti in erba, e grazie a Danilo Daita, questa possibilità viene data anche ai ragazzi diversamente abili. Dinanzi al pubblico, canteranno, si esibiranno, sorrideranno e vivranno le loro emozioni in un luogo aperto, condividendole con tutti. Sabato 9 febbraio presso l’Auditorium di Sanremo si terrà il convegno organizzato dall’Associazione italiana Sindrome di Williams, dal titolo “L’Arte come strumento di riabilitazione” con l’obiettivo di informare l’opinione pubblica che anche le persone con disabilità possono vivere di arte, possono esprimere personalità e stati d’animo, dare voce ai loro pensieri e condividere le loro emozioni. L’arte aiuta a scoprirsi, a conoscere i limiti e a superarli, a scoprire ed apprezzare le proprie abilità. Durante il convegno, sarà sperimentato, in diretta, un laboratorio di pittura all’interno del quale, con i disegni, i ragazzi potranno descrivere le loro sensazioni e il loro modo di vivere e sentire il mondo. A fine convegno, i ragazzi si esibiranno nelle loro performance. A Sanremo ormai li conoscono tutti. Hanno assistito alle serate del Festival al Teatro Ariston, seduti in platea, ma il loro sogno è quello di salire su quel palco importante e sentirsi veri cantanti, stringere la mano a Claudio Baglioni e dirgli quanto amano lui e le sue canzoni. E il sogno è così grande che i ragazzi si sono fatti aiutare a scrivere una lettera e l’hanno inviata a Claudio Baglioni in persona. I ragazzi chiedono al direttore artistico del Festival di regalare loro un sogno, calcare il palcoscenico più importante per chi, come loro ama cantare, e allo stesso tempo poter mostrare il loro essere unici oltre le difficoltà ed i pregiudizi, poter insegnare a tutti quanto la forza di volontà possa fare la differenza in un mondo che si spera, un giorno, possa esser fatto di autenticità e condivisione, di diversità ed uguaglianza, di rispetto e dignità.
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