Inserita in Cultura il 22/01/2019
da Direttore
Amici della Musica - ´Mifgàsh Incontro - Dialoghi e confronti con l´ebraismo?
Gli eventi degli Amici della Musica di Trapani nell´ambito della seconda edizione di "Mifgàsh Incontro - Dialoghi e confronti con l´ebraismo" 17-27 Gennaio - Chiesa di Sant´Alberto - Trapani
Trapani, 22 gennaio 2019 - Un calendario con appuntamenti all´insegna della musica e della danza sarà quello che gli Amici della Musica di Trapani metteranno in campo nell´ambito della seconda edizione della manifestazione "Mifgàsh Incontro - Dialoghi e confronti con l´ebraismo": un importante evento organizzato dal Museo di Arte Contemporanea - Centro Culturale - Oratorio San Rocco in collaborazione con l´Istituto di Cultura Italo Tedesco - Trapani, gli Amici della Musica di Trapani, il Goethe Institute e con il patrocinio dell´Ambasciata d´Israele in Italia.
Si parte mercoledì 23 gennaio, alle ore 18.30, nella Chiesa di Sant´Alberto, in Via Garibaldi, a Trapani, con un incontro ad ingresso gratuito con Edda Fogarollo, Presidente nazionale di Cristiani per Israele – Italia. Al centro del dibattito "Tre musicisti italiani ebrei nella tempesta delle leggi razziali".
Si continua venerdì 25 gennaio, alle ore 18.30, sempre nella Chiesa di Sant´Alberto con l´interessante concerto "Musiche di tre artisti italiani ebrei nella tempesta delle leggi razziali". Si esibirà il "Duo Elimo" formato dal pianista Francesco Buffa e dal violinista Giovanni Cardillo; entrambi diplomatisi presso il Conservatorio di Musica di Trapani, tengono numerosi concerti sia in Italia sia all´estero ottenendo lusinghieri apprezzamenti.
La loro proposta musicale scaturisce da una profonda ricerca di riscoprire un "tesoro musicale" poco noto, o addirittura sconosciuto, che comprende opere di autori ebrei italiani vissuti tra la fine dell´Ottocento e la prima metà del Novecento, contrastati ed ostacolati dal regime politico fascista.
Verranno eseguite composizioni per violino e pianoforte di Alberto Gentili, Vittorio Rieti e Guido Alberto Fano.
Ultimo appuntamento con "Danzare per Vivere, Vivere per danzare", parola, musica, danza e videoproiezione ispirato al libro di memorie della coreografa Helen Lewis "Il tempo di parlare - Sopravvivere nel lager a passo di danza" con coreografia e regia di Betty Lo Sciuto, che lo ha anche ideato. Lo spettacolo andrà in scena domenica 27 gennaio, alle ore 18.30, nella chiesa di Sant´Alberto. Attrice Simona Malato con i danzatori Silvia Giuffrè, Arabella Scalisi, Marco Calaciura e la partecipazione degli allievi della DanzArt Academy.
Ispirato alla drammatica esperienza di Helen Lewis, giovane ebrea nata a Trutnov, in Bohemia, di lingua e cultura tedesca, che desiderava diventare una danzatrice. Dalla ricca e affascinante Praga della fine degli anni Trenta del Novecento, dove aveva vissuto durante la formazione, proprio all´inizio della sua carriera nella danza, viene traumaticamente deportata al ghetto di Terezin e in seguito nel lager di Auschwitz. Finalmente poi, la liberazione. L´incredibile racconto di questa donna sopravvissuta all´Olocausto grazie alla passione per la danza e alla solidarietà segreta di coloro che tra i carnefici non dimenticarono la propria umanità, è narrato nella sua toccante autobiografia.
BIGLIETTI
I biglietti per gli spettacoli del 23 e del 25 gennaio potranno essere acquistati presso la Chiesa di Sant´Alberto a partire da un´ora prima dell´inizio dello spettacolo: intero euro 7,00, ridotto euro 5,00 (studenti fino a 24 anni, soci Fondazione Pasqua 2000 per l´anno 2018, possessori Diamond Card, Associazione 50&Più).
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