Inserita in Sport il 30/11/2018
da Direttore
Pall. Trapani - I numeri di Treviglio
La Remer è sempre condotta da coach Adriano Vertemati che, in un ambiente che gli lascia il tempo di lavorare senza inutili pressioni, si affida ai suoi principi, puntando quindi su rotazioni allungate, difesa asfissiante e transizione. Gli stessi che gli anni scorsi permisero a Treviglio di raggiungere, prima dopo un torneo di vertice e la passata stagione dopo un percorso più tribolato, meritatamente i play-off. Le ultime convincenti prestazioni testimoniano che anche nell’annata 2018/2019 la strada intrapresa è quella giusta. Il roster. Le redini della squadra sono affidate al talentuoso playmaker del 1997, ex Reggio Calabria, Lorenzo Caroti che nelle scorse stagioni, alle sue prime esperienze a questo livello, ha dimostrato capacità tecniche e personalità da veterano. In quella in corso va a referto con 9.2 p.ti, 3.3 falli subiti e 2.8 assist per partita. Migliorabili però le percentuali dal campo (48% da due, 27% da tre). Quest’ultima è un’arma che usa tanto, con quasi 6 tentativi a match. La guardia è un altro ex Viola, Chris Roberts (1988) che è il classico all-around che si rende utile in diverse fasi del gioco, in virtù di un atletismo davvero devastante. I suoi numeri fino a questo momento: 12.6 p.ti, 2.1 falli subiti e 2.6 assist per gara. Bene da fuori (39% su quasi sette conclusioni ad allacciata di scarpe). Balbetta dalla media, con un rivedibile 32%. Stagione da americano per il prodotto dell’Olimpia Milano, la guardia-ala del 1997 Andrea Pecchia, che ha fatto il salto di qualità, in termini di minutaggio (33’ di media) e di “presenza” sul parquet. Che numeri per lui: 13.7 p.ti, 4.2 falli subiti, ben 7.1 rimbalzi nonché 2.7 assist per gara. Benissimo dalla media (65% da due), molto meno da tre (21%). Migliorato anche ai liberi (90%). Insomma, un apporto a tutto campo, sfruttando le potenzialità atletiche che lo rendono devastante in uno conto uno ed a “campo aperto”. In crescita! Non ci sarà l’ala-pivot U.S.A. di passaporto nigeriano Jamal Olasewere (1991), ex Virtus Roma e Rieti, che è out per problemi al ginocchio destro. Mancheranno quindi quell’atletismo e dinamismo che costituiscono il suo biglietto da visita. Nelle cinque gare disputate viaggiava con 13.4 p.ti (47% da due), 4.8 falli subiti e 3.4 rimbalzi ad incontro. Vertemati dovrà fare a meno della sua atipicità, che è spesso un rebus irrisolvibile per i più lenti lunghi avversari, anche se le mani non sempre si dimostrano tra le più educate (13% da tre, 65% dalla lunetta, dove va spesso per i tanti falli che si procura grazie alla sua velocità fronte a canestro). Ci sarà invece lo sloveno Mitja Nikolic (1991), ex Fortitudo Bologna e Casale Monferrato, che è un giocatore “leggero” che può giocare minuti da “quattro” tattico che colpisce fronte a canestro, “aprendo” il campo per le incursioni dei compagni. Si è inserito bene nel basket di corsa che predilige Treviglio e le cifre delle prime tre gare disputate gli sorridono: 14.3 p.ti (62% da due), 4.7 rimbalzi e 2.3 assist per partita. Preziosissimo poi il 47% da oltre l’arco dei 6.75 mentre dalla linea della carità fatica, con il 59%, pur su pochi viaggi poiché non è un giocatore da uno contro uno. Sotto canestro troviamo Jacopo Borra (1990) che, con i suoi 215 cm., è in grado di fornire un apporto di sostanza nel pitturato, “chiudendo” l’area ed il canestro agli avversari. Le vicissitudini fisiche lo stanno finalmente lasciando in pace e, non a caso, sta scrivendo a referto numeri importanti: 8.7 p.ti (49% da due) e ben 9.8 rimbalzi di media, che permettono ai compagni di lanciarsi in transizione. Ogni tanto ci prova anche da fuori, con un sorprendente 43% da tre. Promosso quest’anno nelle rotazioni che contano (quasi 21’ di utilizzo medio) il play-guardia del 2000 Mattia Palumbo che ha ricambiato con 7.9 p.ti, 2 falli subiti, 2 rimbalzi e 2 assist di media. Tanta energia sul parquet e tiro da fuori (40% da tre). Male dalla lunetta, con il 58%. Altro “promosso”, la guardia-ala del 2001 Ursulo D’Almeida che, negli oltre 18’ di campo, sprigiona tutto il suo disarmante atletismo, volando in campo aperto. Per lui 5.9 p.ti (62% da due) e 4.7 rimbalzi ad allacciata di scarpe. Tiro da fuori decisamente da migliorare. Nel “pacchetto” da Reggio Calabria è arrivata anche la guardia Celis Taflaj (1998) che rimane sul parquet quasi 15’ a match, regalando buoni dividendi ai suoi: 4.7 p.ti, 2.1 rimbalzi e 1.3 assist per gara. Percentuali però ai minimi storici (42% da due, 17% da tre). Buon contributo pure dell’esperta ala, ex Legnano ed Eurobasket Roma, Matteo Frassineti (1987) che fatica alla voce percentuali dalla media (30% da due) mentre può fare male sugli scarichi col suo tiro da fuori (36% da tre). Per lui 5.3 p.ti per gara. Poco spazio infine per il “cinque” del 1997 Edoardo Tiberti che viene da due stagioni in DNB con Rimini, l’ultima in doppia cifra, ma finora non ha inciso.
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