Inserita in Cultura il 27/11/2018
da Direttore
All’ex AIAS di Lentini (SR) Picciridda di Catena Fiorello
È stata presentata oggi, dopo il grande successo dell’edizione Baldini Castoldi Dalai del 2006, la nuova Edizione Giunti del romanzo d’esordio di Catena Fiorello “Picciridda”.
La sede dell’ex AIAS, in seno al contesto della Biblioteca Civica lentinese, ha ospitato con entusiasmo la scrittrice, vincitrice del Premio Elsa Morante Ragazzi 2018. In parallelo con le riprese del film “Picciridda con i piedi nella sabbia” , interamente ispirato al suo toccante romanzo, diretto da Paolo Licata e girato sull’isola di Favignana, Catena rivisita e ripropone ai lettori una delle sue prime opere di successo. Ad accogliere l’autrice un’elegante compagine istituzionale locale, tra cui l’Assessore alla Cultura Alessio Bufalino e la Direttrice della Biblioteca Civica Anna Ippolito. Un talentuoso contributo musicale proposto da Rachele e Salvo Amore (La Compagnia d’Encelado Superbo) ha impreziosito i contenuti del romanzo, già di per sé molto intensi. Dopo l’introduzione della giornalista e relatrice Gisella Grimaldi e l’accurata recensione della Professoressa Maria Arisco, Catena Fiorello ha parlato con passione della sua terra e della sua gente, coinvolgendo tutti gli spettatori. Attraverso la struggente voce della piccola Lucia (figlia di emigrati e affidata alle cure di una nonna burbera e austera in una Sicilia dei primi anni Sessanta), l’autrice scava attorno al tema delicato degli abusi sui minori e delle loro “devianze” imputabili all’assenza dei genitori, alla conseguente solitudine e ai condizionamenti sociali, fortemente legati a status economico-familiari di un contesto storico caratterizzato dall’emigrazione di massa. Sottolineando l’assoluta imparzialità verso il soggetto “core” del suo romanzo, la scrittrice evidenzia la fragilità dei figli di migranti, dovuta alla privazione e all’allontanamento delle figure genitoriali dalla terra natia e all’assenza di punti di riferimento. “L’interruzione di esistenza”, subita dalla protagonista della storia, è la componente emotiva che percorre l’intero romanzo. La “riprogettazione della vita senza genitori” è la “silente risposta” dei bambini “in continua attesa del ritorno” come unica soluzione per la sopravvivenza.
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