Inserita in Cultura il 23/11/2018
da Direttore
All’I.C. Lombardo Radice Pappalardo continuano le attività di Pedagogia del Patrimonio alla scoperta dei tesori di Castelvetrano
IL “BELLO” CHE NON CONOSCEVAMO, MA C’È!
Dopo la bellissima esperienza maturata con l’approfondimento del sito archeologico di Selinunte e Cave di Cusa che ha condotto gli alunni, dalla Primaria alla Secondaria di I grado, alla scoperta dei siti ed alla produzione di storytelling registrati nel laboratorio audio dell’istituto delle audioguide in lingua Italiana, Inglese e Francese su piattaforma internazionale IZI TRAVEL che stiamo continuando nel corrente a.s. e l’entusiasmante attività di ricostruzione storico- architettonica su plastico e resa nota alla cittadinanza con un’escursione di trekking urbano tramite visite guidate da noi condotte ai siti storici danneggiati in seguito al sisma del ’68, ovvero la Chiesa della SS. Annunziata e la chiesa di S. Giuseppe con annesso monastero, ci siamo resi conto che troppo spesso non facciamo caso alla bellezza che ci circonda, mentre siamo bravissimi, purtroppo, ad evidenziare i volti negativi della nostra città. Nasce da queste premesse e nel solco tracciato dall’Istituto, la visita che noi ragazzi della 3a H, 2a I, 1a I dell’Istituto Comprensivo “Lombardo Radice Pappalardo” (Plesso “E. Medi”) abbiamo effettuato alla scoperta dei tesori castelvetranesi, accompagnati dalle insegnanti Ferrante, Filardo, Samburgato, Parrino.
Tre i siti nell’occasione da noi visitati: la Chiesa di S. Domenico, la Chiesa Madre (cripta inclusa) e la Collegiata di S. Pietro. L’uscita didattica ci ha permesso non solo di godere di posti splendidi, ma soprattutto di rivivere la storia di Castelvetrano, presentata abilmente dal nostro professore Giuseppe Salluzzo. Abbiamo così compreso che la nostra è una città intrisa d’arte, nella quale hanno operato personaggi che sono stati indiscussi protagonisti della realtà italiana ed europea del loro tempo.
È stato interessante confrontare gli stucchi realizzati nella Chiesa di S. Domenico da Antonino Ferraro da Giuliana, commissionati da Carlo Aragona Tagliavia, con quelli realizzati a Palermo da Giacomo Serpotta, che abbiamo avuto modo di apprezzare in occasione della visita guidata recentemente effettuata a Palermo, nell’ambito della manifestazione “Le Vie dei Tesori”.
Le opere della famiglia Serpotta ci avevano emozionato già nell’Oratorio palermitano di San Mercurio: non avremmo mai immaginato di possedere stucchi altrettanto belli e importanti nella nostra città, realizzati tra il 1574 e il 1580 dal noto artista Antonio Ferraro e, negli anni successivi, dalla sua bottega, in alcuni casi insieme a Giuseppe e Gaspare Serpotta.
Grazie a questa meravigliosa esperienza abbiamo rafforzato l’idea che amore per il bello e conoscenza sono un binomio inscindibile e ci proponiamo di approfondire lo studio della storia della nostra cittadina e di scoprire tutte le meraviglie che fanno parte del suo territorio.
Vorremmo tanto condividere questa esperienza con tutti i cittadini: per questo, coltiviamo il sogno che si possa realizzare insieme un’altra giornata alla scoperta del bello che ci circonda, dedicata a Castelvetrano e ai suoi splendidi monumenti.
|