Inserita in Cronaca il 13/02/2013
da redazione
Edilizia, a Trapani è il disastro
Dal 2007 al 2012 sono stati 5.073 gli operai del settore edile che hanno perso il posto di lavoro in provincia di Trapani. Le imprese che hanno chiuso i battenti sono state invece 622, con una massa salariale che è diminuita di oltre 35 milioni di euro oltre a 4 milioni e 730 mila ore lavorative in meno. Sono i dati che testimoniano il disastro del settore, resi noti stamani dal segretario provinciale della Fillea Cgil, Franco Colomba, nel corso dell’incontro promosso dal sindacato per ricordare la figura di Giuseppe Burgarella, operaio edile ed ex dirigente della Cgil che si è tolto la vita qualche giorno fa. Per questo motivo infatti la Fillea Cgil Sicilia ha deciso di spostare da Palermo a Trapani l’incontro che si è svolto stamani nell’aula del consiglio provinciale. L’iniziativa, alla quale sono intervenuti i segretari nazionale e regionale del sindacato di categoria, Franco Tarantino e Walter Schiavella, era stata programmata da tempo per presentare le proposte del sindacato e denunciare la pesante crisi occupazionale dell’isola. Una crisi che sfocia in gesti estremi come quello di Peppe Burgarella o che causa, per mancanza di sicurezza, continue tragedie sul lavoro come quella di Mario Cardinale, l’operaio rimasto sepolto insieme al suo escavatore in una cava di Villafranca Sicula, nell’agrigentino. Da Trapani parte l’appello della Cgil a non sospendere le ricerche per estrarre dai detriti lo sfortunato lavoratore.
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