Inserita in Sport il 02/11/2018
da Direttore
Pall.Trapani: I numeri di Siena
La Mens Sana ha letteralmente rivoluzionato il roster rispetto alla precedente stagione, a partire dal coach, quel Paolo Moretti che, dopo una brillante (e vincente) carriera da giocatore, ha dimostrato di avere stoffa anche in panchina, come testimoniano le positive esperienze al piano di sopra. Ed è proprio lì che la città del Palio vuole ritornare. Trovate, con il tempo, le giuste alchimie, i play-off di vertice e provare il grande salto parrebbero un obiettivo assolutamente alla portata del team toscano. Ecco i singoli. Non al meglio finora Tommaso Marino (1986) che, tra le sue qualità, si ritrova quella di coniugare pericolosità offensiva ed, al contempo, capacità di costruire per i compagni. Abile nel subire tanti falli, data la sua propensione per l’uno contro uno, mentre l’unica pecca è che ogni tanto va fuori giri, perdendo qualche pallone di troppo. Negli anni di Treviglio, era abbonato alla doppia cifra e simpatizzante del “ventello”, in virtù di una notevole confidenza col canestro e con il tiro da tre, che ama usare con continuità. I suoi numeri, al momento, sono deludenti: 5.5 p.ti e 3 assist a match. Percentuali balbettanti, tira infatti con il 38% da due ed il 30% da tre. Il play-guardia Roberto Prandin (1986) arriva da Trieste dove ha contribuito fattivamente alla promozione nella massima serie. Mentalità vincente ed intensità di gioco, in particolar modo difensiva, costituiscono il suo marchio di fabbrica. Sta ritrovando confidenza anche con una maggiore pericolosità in attacco. Le sue cifre: 8 p.ti, 2.2 rimbalzi, 40% da due ed un convincente 38% dalla distanza. Il perimetro è completato dall’angolano Carlos Morais (1985) che ha vestito a lungo la maglia della sua nazionale e, dopo una breve parentesi NBA, ha fatto la storia del Benfica Lisbona con 5 scudetti in tasca. Gran fisico, esplosività e la capacità di portare punti sia da fuori che attaccando il ferro. Giocatore di energia e, soprattutto, di squadra. Viaggia con 13.8 p.ti, 6.2 rimbalzi e 2 assist a match. Tira tanto e le percentuali ne risentono, 35% dalla media ed il 30% da fuori. Troppe palle perse, ben 3 di media. Poi c’è Mitchell Poletti (1988) che da diversi anni è tra i migliori lunghi dell’intera lega. Presidia l’area colorata con autorità ed è particolarmente affezionato alla “doppia doppia”. Molto bene anche al tiro ed in genere nella pericolosità offensiva, come dimostrano i tanti falli subiti ad incontro. Ogni tanto la mette anche da fuori, con percentuali da esterno (64% da tre!). Scrive a referto 15.2 p.ti (59% da due), 3.4 falli subiti e 8 rimbalzi per gara. On fire! Nel pitturato troviamo l’ex Reggio Calabria A.J. Pacher (1992) che detiene un variegato repertorio di movimenti, sia in post basso che in post alto, dove fa valere anche la sua mano educata. Più “quattro” che centro puro, è comunque un giocatore di grande qualità che sta disputando una stagione da menzione: 13 p.ti (54% da due), 3 falli subiti e 6.2 rimbalzi di media. Ci prova anche da oltre l’arco dei 6.75, con un eccellente 47%. Si completa alla perfezione con Poletti. Tanti minuti per il playmaker, ex Piacenza (A2 Est), Giacomo Sanguinetti (1990) che, oltre ad assicurare la consueta pressione sulla palla, produce 6.8 p.ti, 2.6 rimbalzi e ben 3.6 assist di media, a conferma che vede bene il gioco. Dal campo tira così così, 22% da due, 33% da tre su quasi 5 tentativi a match. Altro esterno di spessore è la talentuosa ala del 1996 Ion Lupusor, giovane ma con diverse esperienze in questa lega. È entrato subito nel nuovo sistema di gioco ed i numeri gli sorridono: 5.2 p.ti (70% da due ed un migliorabile 21% da tre) e 2 rimbalzi per gara. Mani educate! Si alza dalla panchina, assicurando le necessarie rotazioni, anche l’ala del 1997 Todor Radonjic, ex Tortona, di passaporto montenegrino ma italiano di formazione cestistica, che possiede buona tecnica ed un ottimo tiro da oltre l’arco (4.2 p.ti, 2.8 rimbalzi ma percentuali in picchiata, 33% da due, 22% da tre). Poi un gradito ritorno, Alex Ranuzzi (1986), che è un “tre” che può tenere botta anche da “quattro”, in virtù di doti atletiche da categoria superiore e di un carattere da lottatore (che fiuto a rimbalzo!). Sta faticando un po’ in attacco (anche lui alla voce percentuali) ma il suo contributo è garantito. Viaggia con 3.4 p.ti e 3.6 rimbalzi ad allacciata di scarpe. Spazio anche per Janko Cepic (1999), ala-pivot montenegrina che può giocare fronte a canestro. È un atleta di grande prospettiva, il classico lungo moderno, con buona tecnica e mani educate, anche se deve migliorare dal punto di vista atletico e dell’impatto fisico col match. Per lui 3 p.ti (75% da due) e 2 rimbalzi a match.
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