Inserita in Salute il 25/10/2018
da Direttore
Incontro a Palazzo Steri: Il valore delle vaccinazioni. One Day, One Focus: Ending Polio
Importante appuntamento allo Steri
*** di Antonio Fundarò ***
Partecipato incontro, al Complesso Monumentale dello Steri, sede del rettorato dell’Università degli Studi di Palermo, sul tema “Il valore delle vaccinazioni. One Day, One Focus: Ending Polio”. Qualificati gli interventi dei relatori che, dopo il saluto augurale del magnifico Rettore prof. Fabrizio Micari e dell’assessore regionale alla Istruzione prof. Roberto Lagalla, hanno ribadito, all’unisono, come la vaccinazione rappresenti una delle più importanti scoperte scientifiche nella storia della medicina e come abbia contribuito in modo fondamentale a incrementare la speranza di vita delle popolazioni umane.
Sono intervenuto il dott. Pietro Attanasio, Delegato Distrettuale del Rotary International Distretto 2110, della commissione “Prevenzione e Cura delle Malattie”, il prof. Antonio Cascio, Ordinario di Malattie Infettive, all’Università degli Studi di Palermo, la professoressa Anna Maria Puglia, Ordinario di Microbiologia, Presidente del Consiglio Scientifico di Ateneo dell’Università degli Studi di Palermo.
A 30 anni dalla “Global Polio Iniziative” i Rotary palermitani hanno proposto una tavola rotonda sui progressi ottenuti dal Rotary nell´eradicazione della polio e sul valore e sulla sicurezza dei vaccini. L’incontro divulgativo, aperto alla cittadinanza, è stato organizzato in interclub con i Rotary Club di Palermo Montepellegrino, Palermo Ovest, Palermo Nord, Palermo Monreale, Palermo Sud, Palermo Agorà, Costa Gaia, Bagheria, Palermo Mediterranea, Termini Imerese e Palermo Mondello.
Ninni Genova, tra i presidenti presenti e organizzatori della tavola rotonda in occasione del World Polio Day che, ogni anno, cade il 24 ottobre, ha sottolineato come quello di quest’anno è, tra le altre cose, un anniversario rilevante della giornata che celebra la Global Polio Eradication Initiative. Si tratta, difatti, del trentesimo anno. È stata, difatti, attuata nel 1988 e descritta alla Convention del Rotary di Philadelphia.
«Erra – spiega Genova – chi valuta talune malattie come facenti parte ad un passato ormai trascorso. La Poliomelite, come d’altronde, anche la difterite, il tetano o la pertosse non sono state risolutivamente sconfitte dal momento che i batteri sono praticamente trasferiti, sia sui barconi dei migranti che, e ciò sfata le stereotipate convinzioni assai dissuse in questi tempi, nelle prime classi degli aeroporti».
Il Rotary assicura la propria decisione nell’osteggiare le teorie di chi sta etichettando le vaccinazioni come superflue se non addirittura dannose conservando un punto di vista che ha sempre distinto tutti i club, a livello locale e mondiale, che non si sono mai risparmiati nell’aiutare, ciascuno nelle proprie possibilità, la causa delle vaccinazioni.
«Fu un rotariano – ricorda Genova, oggi su Rai 3 Sicilia per parlare, con Minio Morisco, del grande appuntamento mondiale – a scoprire il vaccino orale anti polio. Parlo di Albert Sabin che, cosa altrettanto apprezzabile, rifiutò al brevetto regalando gratuitamente al mondo la formula che avrebbe salvato la vita a milioni di persone». Ed è da lì che parte l’idea che ha poi condotto il Rotary, sul finire degli anni Ottanta, a lanciare l’iniziativa che oggi ricorda il suo trentesimo ricorrenza annuale. I rotariani hanno ininterrottamente e infaticabilmente sostenuto la causa con la loro leadership e con un enorme impiego di tempo e di risorse, grazie anche ai munifici aiuti di quanti hanno creduto, e credono, tuttora, nella campagna di eradicazione, prima fra tutti, anche, la Fondazione Bill e Melinda Gates, che, per via dell’effetto moltiplicatore di fatto triplica ogni dollaro donato dai rotariani.
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