Inserita in Nera il 12/02/2013
da redazione
Tenta il suicidio, viene salvato dalla polizia
Ha allertato il 113, comunicando la sua intenzione di togliersi la vita per aver perso il lavoro. Un’altra vicenda drammatica, figlia dell’attuale crisi economica del Paese. È accaduto ad Alcamo, dove gli agenti del commissariato di pubblica sicurezza hanno ricevuto ieri pomeriggio questa inquietante comunicazione da parte di un ventenne, sposato e padre di una bambina di appena due mesi. I poliziotti si sono dunque recati a casa del giovane e questi hanno confermato che lo stesso si era allontanato da casa per aver percepito la possibilità di un suo licenziamento dallo studio di fisioterapia a conduzione familiare presso cui lavorava. Per tutto il pomeriggio gli agenti si sono messi alla sua ricerca, tentando anche di rilevare la sua posizione sul territorio tramite la cella di aggancio del suo cellulare. Ma il dispositivo mobile è risultato spento per buona parte del pomeriggio. Qualche ora dopo è stato finalmente possibile rintracciarlo telefonicamente. Il giovane ha detto agli agenti che stava per mettere in atto il suo proposito suicida e si trovava con “i piedi nella melma delle acque reflue della fognatura”. Il ventenne è stato infatti rintracciato subito dopo in un canale di scolo delle acque reflue in transito verso il depuratore. Era privo di sensi, adagiato in una sporgenza della roccia del canale con l’acqua che lo copriva fino alla vita a due metri dal manto stradale. Grazie anche all’aiuto di alcuni automobilisti che sono transitati sul posto in quel momento, il giovane è stato recuperato e portato immediatamente al pronto soccorso dell’ospedale di Alcamo, dove i medici di turno hanno riscontrato uno stato confusionale ed un principio di assideramento. E’ comunque salvo.
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