Inserita in Salute il 01/09/2018
da Direttore
Sanità pubblica, Urzì e Lanteri (Ugl sanità e medici Sicilia): Rimuovere i manager dichiarati illegittimi, sostituirli e accelerare la procedura per la nomina dei nuovi. Stop al gioco della burocrazia.
Nei giorni scorsi abbiamo appreso che la commissione giudicatrice, che dovrebbe procedere a stilare l´elenco dei nuovi manager della sanità pubblica siciliana, sta per completare finalmente il suo lavoro con l´avvio dei colloqui con i candidati. Era ora! Sono mesi, infatti, che lanciamo continui appelli affinchè l´assessorato regionale della salute chiuda definitivamente questa incredibile vicenda, che vede ancora in sella alle aziende ospedaliere commissari dichiarati illegittimi dalla Corte costituzionale e nominati dal precedente governo regionale non si sa a che titolo. Apprendiamo, inoltre, che nelle more della definizione del procedimento concorsuale l´assessorato stesso intende provvedere alla nomina di nuovi commissari. Meglio tardi che mai! E´ da mesi che chiediamo questo cambio di passo perchè non è possibile tollerare che queste aziende vengano ancora oggi gestite da chi è espressione di una gestione passata da noi fortemente criticata. Era proprio necessario tenerli in sella per altri otto mesi, per sostituirli con nominati in via provvisoria quando tra breve arriveranno i manager definitivi? A questo punto, se proprio si vorrà procedere in tal senso, auspichiamo quanto meno la nomina di professionisti che non siano tra i partecipanti della selezione, così da non condizionare i lavori della commissione, oltre agli attuali commissari. Ci sembra un gesto ragionevole, così come non ci sembra di buon gusto che i commissari attualmente in sella siano candidati per ricoprire i propri posti. Per questo chiediamo una svolta chiara e trasparente, ma soprattutto un´accelerazione nella definizione della selezione, perchè le aziende ospedaliere, i lavoratori e l´utenza, non possono più attendere a causa del mancato decisionismo di chi ne ha competenza e continua a sfruttare i giochi dettati dalla burocrazia lasciando tutto così com´è."
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