Inserita in Cultura il 23/08/2018
da Direttore
Levanzo 17 – 26 Agosto 2018 - FUTURA dedicato alla memoria di chi ha preso il largo
Dopo il successo e la partecipazione tributati dal pubblico, che hanno contrassegnato le prime attività svolte il 17, 18 e 19 Agosto – il Levanzo Community Fest si avvia verso il secondo ed ultimo week end della sua programmazione (24, 25, 26 Agosto). Una terza edizione che conferma il fermento artistico e culturale che attraversa la più piccola delle isole Egadi e che quest’anno vuole essere un omaggio al futuro ed alla vita. In un tempo di crisi e di incertezze, in cui le stesse relazioni umane subiscono i duri colpi della paura e della diffidenza verso l’altro, il diverso, lo straniero, “Levanzo si conferma ancor di più un ecosistema accogliente”. Isola tra le isole, i suoi uomini e le sue donne, le loro storie e i loro progetti, continuano a raccontarci di una comunità aperta che scommette su sé stessa e sul suo futuro. “Una comunità piccola ma larga - boa delle vite di tanti uomini e donne - che vive creativamente la sua condizione di isola”, dichiara il direttore artistico e ideatore del Festival Giuseppe Marsala. Che aggiunge “L’edizione 2018 del festival punta alla valorizzazione dei talenti egadini e del suo territorio: musicisti, scrittori, pittori, ma anche artigiani, sportivi, esploratori e lavoratori del mare. Levanzari di scoglio e levanzari di mare alto, uomini e donne che restano a presidiare l’isola o che vanno in giro per il mondo a portarne il gene. Ma che sempre tornano e si ritrovano li, su quello scoglio, a celebrare in riti di una comunità che sta scegliendo di raccontarsi e di raccontare attraverso i linguaggi dell’arte.” Il Levanzo Community Fest è diventato ormai uno di questi riti che l’Associazione Libeccio propone anche quest’anno (in forma più ridotta rispetto alle precedenti e concentrata in due week end) grazie al sostegno dell’amministrazione comunale delle Isole Egadi e che vede artisti nazionali ed internazionali unirsi agli artisti isolani per dare vita a nuove sperimentazioni. Un’edizione che presenta artisti già ospiti del Festival - come Roberto Alajmo, Giosuè Calaciura, Beatrice Monroy e Marisella Pelosi che hanno donato i testi di Frammenti di memorie, il reading teatrale di Stefania Garello con le musiche eseguite dal vivo da Lelio Giannetto – e diverse novità come la Zebra Street Band, l’eclettica formazione olandese di artisti di strada – composta da Salvoandrea Lucifera (Trombone), Alistair Payne (Trumpet), Andrius Dereviancenko (tenor saxophone), John Dikeman (baritone saxophone), Onno Goveart (snare drum and percussions), Fabio Galeazzi (bass drum and percussions); o come la collaborazione con Curva Minore e la sua Sicilian Improvisers Orchestra – nella sua versione jazz con Benedetto Basile, Marcello Cinà, Lelio Giannetto, Giuseppe Greco, Tommaso Miranda e Domenico Sabella, quest’anno in session musicale insieme alla Banda Aegusea di Favignana, e ancora la performance dei Bardi, giovane gruppo musicale egadino, la presentazione del progetto musicale Still Life ed il debutto della Levanzo Community Band, una nuova formazione composta da Margherita Abita, Piera Bertolino, Walter Bulgarella, Giampiero Lo Cicero, Carlotta Marraffa, Corrado Orfeo, Joao Silva, Josefina Torino e Francesco Torregrossa: giovani talenti provenienti da tanti angoli del mondo, ma cresciuti a Levanzo dove compongono ogni anno il loro repertorio, e che propongono un concerto a più voci e strumenti che chiuderà la Notte Bianca di Futura, dedicata alla memoria tutti gli isolani che “hanno preso il largo”. La notte viene aperta da un reading musicale con brani tratti dalla Antologia di Spoon River di Edgar Lee Masters, scelti da Umberto Contarello, menthor del Festival insieme a Giuseppe Marsala, e letti da Piera Bertolino, Clara De Rose, Stefania Garello, Costanza Minafra e Nunzia Lo Presti: un omaggio alla spoon river levanzara che quest’anno ha segnato l’inverno dell’isola che sarà seguita dalle performance di Alberto Venza e Nino Oliveri. E ancora attività di teatro per ragazzi nate da una collaborazione tra Mannaraò, associazione animata dagli artisti Nino Oliveri e Josefina Torino, e la compagnia del Teatro degli Spiriti di Palermo di Salvino Catalabiano e Vito Bartucca, che insieme danno vita ad un doppio spettacolo dei e per i ragazzi; e ancora attività di socializzazione sportiva, incontri e presentazioni d libri presso un nuovo spazio dell’isola rinominato la Scala degli Artisti dove gli autori Francesco Terracina e Girolamo Lo Verso incontrano il pubblico sulle loro ultime fatiche letterarie. Prevista, inoltre, l’ormai consueta performance pluridisciplinare con visita guidata alla Grotta del Genovese. L’intero Festival è dedicato a tutti i levanzari che non ci sono più.
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