Inserita in Economia il 20/08/2018
da Direttore
AssArmatori: il porto ha reagito e funziona. Necessarie ora misure straordinarie dallo Stato
Il presidente Stefano Messina interviene sul crollo del Morandi Subito il via, con procedure d’emergenza, alla costruzione di un nuovo ponte
“Abbiamo atteso che si svolgessero i funerali delle vittime e si consumassero in questa città i riti di un dolore che resterà per mesi e anni come una cappa, ma anche come un monito. Oggi, nel rivolgere un pensiero alle famiglie colpite dalla tragedia, non possiamo esimerci anche dal sottolineare al tempo stesso la straordinaria abnegazione delle forze dell’ordine, Vigili del Fuoco, Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza, Croce Rossa, che, insieme con le Istituzioni, non hanno risparmiato un singolo uomo nell’opera di aiuto e di pronto intervento”. Stefano Messina, presidente di AssArmatori, l’associazione che rappresenta gli armatori e le compagnie di navigazione maggiormente e storicamente presenti nel porto di Genova, con un ruolo prevalente in tutti i principali settori di traffico, dai traghetti, ai container, ai ferries, alle crociere, alle autostrade del mare formula oggi alcune proposte concrete che consentano alla città e al suo porto di essere da subito pienamente operativi. “Il nostro intervento – afferma Stefano Messina – ha oggi una precisa e concreta motivazione. Grazie anche alla nascita spontanea di un “sistema Genova”, che mai come in passato ha visto compattarsi come oggi le istituzioni (Comune, Regione e Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure occidentale) impegnate giorno e notte nel recupero della normalità, il porto è pienamente operativo. Ma ora il problema non è genovese, è un problema che coinvolge tutto il sistema Paese e richiede una consapevolezza nuova e l’immediata applicazione di misure e metodi straordinari”. Secondo il presidente di AssArmatori, che ha sottolineato l’esigenza della nomina di un commissario straordinario, dotato di poteri straordinari e in grado di porre in essere procedure speciali, esistono quattro misure assolutamente prioritarie:
1. Costruzione nei tempi più brevi possibili di un nuovo ponte, ricucendo il tracciato levante-ponente reciso dal crollo del Ponte Morandi. E ciò indipendentemente dalle esecuzione delle opere strategiche sull’asse di collegamento europeo Genova-Rotterdam, ovvero il Terzo Valico, il Nodo ferroviario di Genova e la Gronda autostradale, sulla quale deve essere immediatamente accelerato l’iter di costruzione. 2. Varo di un’operazione ad hoc che consenta di velocizzare e rendere economico il servizio ferroviario da e per il porto. L’azione sulla linea del Campasso va nella direzione giusta – afferma Messina – ma sono da prevedere misure specifiche per l’istituzione di servizi shuttle, e tariffe preferenziali per le manovre. 3. Accelerazione nell’istituzione del Marebonus a livello europeo, che consenta di incentivare e sviluppare ulteriormente le Autostrade del mare. 4. Applicazione puntuale del quadro regolamentare sui trasporti eccezionali.
“AssArmatori – conclude il suo presidente – ribadisce la piena fiducia nella capacità del porto e della città di Genova di affrontare l’emergenza garantendo quei livelli di efficienza che caratterizzano l’attività dei suoi terminal. E sulla base di ciò, nonostante le conseguenze economiche negative che comunque le aziende associate subiranno, conferma la continuità di tutti i servizi radicati in porto e quindi la presenza di tutte le navi che erano e sono previste scalare in porto”.
Genova, 20 agosto 2018
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