Inserita in Cultura il 19/08/2018
da Direttore
Grande successo alla 6°Rassegna Popolare Ibbisota
Migliaia di visitatori hanno partecipato all’evento che ora 6 anni si propone di diventare simbolo della sicilianità non solo a livello provinciale, ma anche a livello regionale e nazionale. Musica, balli, canti, sfilate e recupero delle tradizioni, prelibatezze siciliane e per concludere una cassata realizzata dal vivo di 200 kg, nell’antico borgo di Gesso, che dopo la nomina di “patria del Cannolo” di candida di diventare “Expo di sicilianità”
Gesso è situato a quota 265 mt nei monti peloritani del Comune di Messina: il suo nome deriva dal minerale (in latino Gypsum) che veniva estratto da numerose cave esistenti nella zona, attività cessata negli anni sessanta del secolo scorso. Il ridente centro collinare offre uno scenario incantevole al visitatore che può ammirare l´Etna, Tindari, la penisoletta di Capo Milazzo e l´arcipelago Eoliano, e i suoi meravigliosi tramonti. Non mancano testimonianze del suo glorioso passato: la cinquecentesca chiesa dei frati Cappuccini e la Chiesa Madre di stile barocco dove sono custodite la tela "La strage degli Innocenti" del Paladino (1700), la "Natività" in tela di Antonio Catalano (1600), la statua di Sant’Antonio Abate realizzata dallo scultore Gregorio Zappalà, una scultura rinascimentale in marmo della "Madonna del Soccorso", attribuita al Montorsoli, un’altra "Madonna" scolpita in legno d’autore ignoto e una tela "Gesù Cristo, la Madonna e le Anime Purganti" attribuita senza dubbi a Onofrio Gabrieli nato e morto a Gesso (1619-1706).
La manifestazione iniziata alle 18:00 ha registrato tantissimi visitatori accorsi per ammirare gli ospiti dell’ampio programma, iniziato con l’esibizione del gruppo folk dei “Cariddi” che si sono esibiti in più riprese proponendo balli e canti della tradizione siciliana, organizzata e proposta dal maestro Tobia Rinaldo.
Si sono alternate tante altre attrazioni, tutte rigorosamente siciliane, fra cui l’immancabile sfilata dei carretti siciliani delle scuderie Molonia e Todaro, rimanendo in piazza Sant’Antonio Abate, fino a tarda sera, molto partecipata anche l’esibizione del gruppo di musica siciliana da parte dei “Sunaturi” che hanno divertito i visitatori con le loro sinfonie popolari.
Standing Ovation ha suscitato la doppia esibizione della “Marionettistica dei Fratelli Napoli” di Catania, con la loro esibizione dei Pupi Siciliani che raccontavano le gesta e le storie dei paladini di Francia e la simpatia della maschera “Peppininu”
Da ricordare anche l’esibizione delle “Ninfe del Deserto” della maestra Mariagrazia de Seta con le danze orientali, l’interessantissima visita guidata alla chiesa madre da parte del Dott. Giuseppe Finocchio, la presenza dei mercatini d’artigianato, l’opera di infiorata da parte di Mery Gio Dolcezza e l’apertura straordinaria del “Museo Musica e Cultura dei peloritani” gestito dal dott. Salvatore Bombaci e il curatore scientifico dott. Mario Sarica, registrando boom di presenze, i presentatori dell’evento “I triuli” con Salvo, Giovanni e Ramona, la diretta Web di “Tre Uomini e una Radio” con Peppe Rizzo e Gennaro Illiano.
Ampio lustro alla gastronomia siciliana con la presenza di tante prelibatezze tipiche, ovviamente partendo dai cannoli siciliani, alla Ricotta, Gianduia, Pistacchio e la nuova variante del “Cannolo Ibbisoto” gusto unico, di tradizione antica con Ricotta, Miele, Amarena e Noci, i buonissimi pitoni messinesi del Ritrovo Portella, la birra artigianale “Cruda” del Birrificio Messina e per concludere la splendida cassata di 200 kg realizzata dall’associazione Duciezio rappresentata dai mastri pasticceri Lillo Freni, Massimo Riggio, Rosario Zappalà, Lillo Todaro e Soccorso Colosi.
L’organizzazione ringrazia tutti gli sponsor che hanno permesso la realizzazione dell’evento, l’amministrazione comunale di Messina, presente nella figura dell’assessore alla cultura Pippo Scattareggia, l’associzione Unac capitanati da Santina Miraglia per il servizio d’ordine, la parrocchia di Sant’antonio Abate di Padre Franco Arrigo, tutti gli abitanti del villaggio e particolare i giovani dello staff, e ovviamente tutti i visitatori.
“Il nostro sogno è quello di tutelare e ri-valorizzare le tradizioni dei nostri nonni. Insieme al nostro gruppo di ragazzi lavoriamo faticosamente tutto l’anno per l’evento. L’obiettivo è quello di far diventare questa rassegna un punto di riferimento della cultura siciliana” e grazie alle numerose visite e all’affetto dimostratoci abbiamo il dovere di miglioraci sempre, per cui non rimane che lanciare l’appuntamento alla 7° edizione della Rassegna popolare Ibbisota, ovviamente sempre a Gesso e sempre il 16 agosto”.
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