Inserita in Cronaca il 12/02/2013
da redazione
E’ la fine di Megaservice
La Megaservice arriva al capolinea, nonostante ci sia stato un ultimo tentativo ieri sera in consiglio provinciale di rispondere positivamente all’invito di “soprassedere” da parte del tavolo tecnico regionale. Ma ha prevalso la volontà politica della maggioranza dell’assemblea che intorno alle 20 di ieri ha votato favorevolmente la delibera, proposta dal commissario straordinario Luciana Giammanco, che determina lo scioglimento e la messsa in liquidazione della società partecipata. Una volonta indirizzata a staccare la spina a quello che a tutti gli effetti appariva come un malato senza speranze. Al momento delle operazioni di voto erano presenti in aula 25 consiglieri, in 21 hanno votato per l’approvazione dell’atto, 4 i contrari: i consiglieri Reina, Cucchiara, Passalacqua ed Ortisi.
Proprio da questi ultimi due era stata gettata un’ancora di salvezza. Gli esponenti di SEL avevano infatti presentato una mozione che chiedeva al consiglio di rinviare di ulteriori trenta giorni il voto sulla delibera, in attesa delle decisioni che potevano scaturire dal tavolo tecnico permanente aperto a Palermo, nella sede della Regione Siciliana, lo scorso 7 febbraio. “Credo sia il caso - aveva detto Peppe Ortisi - di accogliere l’invito che proviene dal tavolo tecnico che dovrebbe concludere i suoi lavori entro trenta giorni. Non vedo perchè dobbiamo rigettarlo visto che di fatto non ci sono concreti rischi patrimoniali che ricadono sul consiglio provinciale”. Il consigliere Ortisi aveva infatti preso spunto dalla relazione del segretario generale della Provincia che aveva sottolineato l’assenza di termini decadenziali sulla delibera. Ma al momento del voto la mozione è stata bocciata con 15 pareri contrari, 7 favorevoli e 4 astenuti.
Dunque, dopo altri interventi favorevoli alla votazione positiva dell’atto, quelli dei consiglieri Daidone ed Angileri, e poi ancora quelli di Reina e Cucchiara che hanno ancora una volta invitato l’aula ad accettare l’invito formale della Regione, il presidente Peppe Poma ha dichiarato aperte le operazioni di voto con l’epilogo che purtroppo è fortemente negativo per i 72 lavoratori della società di multiservizi. Lavoratori che erano presenti in aula - accompagnati dai rappresentanti sindacali Mimma Argurio della Cgil, Franco Lo Sciuto della Cisl e Mario D’Angelo della Uil che hanno seguito passo dopo passo questa vertenza - e che stavolta non hanno occupato l’aula al momento del voto ma hanno seguto in composto silenzio tutti gli interventi che si sono susseguiti, in stato di compassata rassegnazione. Perchè probabilmente i destini di Megaservice erano chiari e definiti fin dal momento in cui si era chiusa la prima riunione del tavolo tecnico a Palermo. In mancanza di fatti concreti, infatti, la patata bollente sarebbe passata nuovamente nelle mani del consiglio provinciale che difficilmente avrebbe espresso parere contrario sulla votazione dell’atto.
A conti fatti la maggioranza si è opposta anche all’ennesimo rinvio. “Sono molto amareggiato - ha dichiarato il consigliere Ignazio Passalacqua, perchè nemmeno questa volta è stato sufficiente un appello al buon senso. Chi ha la responsabilità di tutto questo? Certamente non la dottoressa Giammanco che ha semplicemente preso atto di una situazione economica disastrosa in cui versava la Megaservice. Le colpe di questo stato di cose sono da attribuire all’amministrazione dell’ex presidente Mimmo Turano”. Di chi siano le colpe effettive è una questione che poco cambia lo stato delle cose, a questo punto. E’ un’altra storia non a lieto fine nel quadro occupazionale ed economico disarmante della provincia di Trapani.
Michele Caltagirone
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