Inserita in Sport il 14/07/2018
da Direttore
SPREAFICO VINCE LA VUELTA A VENEZUELA
«Missione compiuta», per riprendere le parole del team manager di Androni Giocattoli Sidermec Gianni Savio, che così ha commentato a caldo poco fa la vittoria di Matteo Spreafico della Vuelta a Venezuela.
Il 25enne corridore lombardo dell’Androni Giocattoli Sidermec ha fatto sua la 55ª edizione della corsa venezuelana, che si è conclusa poco fa a Valencia con la decima tappa. Spreafico, che ha conquistato il primato a metà corsa con la vittoria nella cronometro, è il primo italiano ad imporsi nella Vuelta a Venezuela. Gianni Savio, invece, per la sesta volta riesce a portare un suo corridore in cima all’importante gara a tappe sudamericana: esattamente vent’anni fa il team manager, che con il mondo latino ha un rapporto certo speciale, c’era riuscito con il colombiano Alvaro Lozano; poi erano arrivati i successi con Josè Serpa, i due di Carlos Ochoa e quello di Miguel Ubeto.
L’Androni Giocattoli Sidermec anche nell’ultima frazione di Valencia (96 chilometri) ha protetto al meglio la maglia gialla di leader di Matteo Spreafico. La tappa se l’è aggiudicata Aular, primo della fuga a sette che ha chiuso con una trentina di secondi sul gruppo. In classifica generale nulla ha cambiato l’ultima frazione, con Spreafico che ha terminato con 1’16” sul venezuelano Alarcon e 1’44” sull’altro venezuelano Paredes. Per Spreafico si tratta della seconda vittoria da professionista dopo la crono di questa Vuelta a Venezuela; per l‘Androni Giocattoli Sidermec è il diciannovesimo successo stagionale. Sul podio finale, con il team composto da Matteo Spreafico, Marco Benfatto, Raffaello Bonusi, Matteo Malucelli e Kevin Rivera, assieme a Gianni Savio e al direttore sportivo Giampaolo Cheula, a complimentarsi con l´Androni Giocattoli Sidermec è salito anche il presidente della federazione ciclistica venezuelana Eliecer Rojas. L’Androni Giocattoli Sidermec da questa Vuelta, oltre che con il successo in classifica generale di Spreafico, ritorna anche con tre acuti parziali, frutto dei successi di tappa di Malucelli, Benfatto e dello stesso Spreafico.
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