Inserita in Cultura il 13/07/2018
da Direttore
Arrivo a Palermo della carovana “Abriendo fronteras”
Sicilia 16-19 luglio 2018 Es tiempo de hablar! È tempo di parlare!
Sull’immigrazione ci sono molteplici narrazioni. Da una parte abbiamo la realtà (i fatti) e dall’altra una verità soggettiva, basata su paure e un millantato bisogno di sicurezza che vanno a costruire una percezione distorta della realtà che tenta di vanificarla, sostituirla, anche a costo della costruzione di un paradigma totalmente inventato. Ogni giorno la realtà viene rovesciata nel suo contrario senza che si alzi con sufficiente potenza un’ondata di protesta e d’indignazione da parte dell’opinione pubblica corrente. Anzi, fioccano consensi.
Le politiche migratorie italiane ed europee stanno tradendo i principi cardine della civiltà giuridica dell’Unione Europea e stanno violando la base democratica sulla quale si fonda la pacifica convivenza di cittadini e cittadine. Per questo abbiamo deciso di accogliere in Sicilia, dal 16 al 19 luglio, la carovana “Abriendo Fronteras” (aprendo frontiere), composta da una rete di tantissime associazioni provenienti da diverse aree della penisola iberica. Vogliamo camminare insieme per le strade e le piazze di Palermo, Catania, Niscemi, Mineo e Pozzallo per denunciare: le politiche migratorie, la militarizzazione del territorio siciliano che si sta trasformando in “un’immensa portaerei superarmata nel cuore del Mediterraneo, in grado di lanciare terribili strumenti di morte contro obiettivi civili e militari in Est Europa, Caucaso, Africa, Medio oriente e sud est asiatico” (Antonio Mazzeo), i centri di detenzione amministrativa per i migranti, strumento sempre più violento del razzismo istituzionale, la mancanza di canali di ingresso legali, lo sfruttamento e la violazione costante di diritti e l´indebolimento della coesione sociale.
Nelle diverse iniziative che si realizzeranno, vogliamo manifestare e difendere i diritti di tutte e tutti. Come cittadine e cittadini europei, ci rifiutiamo di essere soltanto degli spettatori indifferenti o addolorati. Soccorrere le persone che rischiano la vita, a terra come in mare, è un obbligo giuridico e morale. La solidarietà non è un reato.
È tempo di vincere l’indifferenza! È tempo di manifestare apertamente e comunitariamente i valori in cui crediamo.
Per lanciare questa importantissima iniziativa convochiamo una
CONFERENZA STAMPA PER MARTEDÌ 17 LUGLIO
ALLE ORE 12.00 PRESSO IL PLESSO DIDATTICO BERNARDO ALBANESE.
|