Inserita in Politica il 29/05/2018
da Direttore
Tranchida “il ragioniere” risponde al Movimento 5 Stelle Trapani
«Negli ultimi 2 comunicati stampa di “replica” del Movimento 5 Stelle Trapani, comunicati peraltro tristemente vuoti di proposte, di idee e di reali soluzioni per rilanciare Trapani, pieni solo di inutili e sterili polemiche, ho contato per ben 7 volte l’aggettivo “ragioniere” affiancato al mio cognome. Far di conto mi riesce bene: è vero, sono ragioniere, e sono anche orgoglioso di esserlo. Eppure, e non sono l’unico a pensarlo, mi pare di leggere (so fare anche questo) una neanche troppo sottile vena sarcastica, maliziosa, quasi beffarda, nei miei confronti e ritengo anche nei confronti di chi, come me, è ragioniere. Mi dovrei forse vergognare di essere ragioniere e di aver iniziato a lavorare presto, presso aziende private nel settore del marmo prima e nell’Associazione commercianti Confesercenti poi? Dovrei anche vergognarmi, forse, di essere figlio di un contadino?».
«Mi viene da chiedere a costoro “grandi” signori, che hanno avuto la possibilità di studiare tanto e che firmano le dichiarazioni contenute in quegli infelici comunicati stampa – in realtà uno è anonimo -, se abbiano qualcosa contro la categoria dei ragionieri. Vogliono creare una nuova “casta” classista, che magari guardi dall’alto in basso chi ha titoli scolastici diversi? Che lo spieghino, ai ragionieri e ai trapanesi tutti, perché utilizzano questo termine in quel modo così poco elegante, direi indelicato, certamente improprio».
«Se si tratta di un modo per colpire me, lo ritengo non solo puerile ma anche impertinente nei confronti di tanta gente come me che, magari, avrà avuto minori possibilità di esser mantenuto a studiare di lor signori – e, aggiungo, non avrà una laurea in architettura -, ma che ha dignità ed onestà da vendere e che dunque merita rispetto, soprattutto da uno schieramento che si candida a rappresentare questa città. Se, invece, sono io ad essere malizioso, allora lor signori dovranno quantomeno ammettere di aver utilizzato la parola “ragioniere” in maniera inopportuna».
«Chiudo dicendo che nella vita, oltre i “titoli” ci stanno soprattutto gli esami… ed io li ho sostenuti, in diversi Comuni e più volte, e li ho sempre superati a pieni voti, promosso dai cittadini. Altri, invece, sono stati bocciati. Che siano i cittadini trapanesi, il 10 giugno, dunque, a valutare se io sia adatto a rappresentarli e se meriti di essere nuovamente promosso».
Giacomo Tranchida
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