Inserita in Cultura il 23/04/2018
da Direttore
Solo lei in questa impresa, Vienna Cammarota a 68 anni percorrè a piedi tutto il viaggio di goethe. Da Karlovy vary, arriverà il 28 aprile a Palermo
“Dopo otto mesi sto per arrivare in Sicilia. Goethe disse con chiarezza che in Sicilia “è la chiave di tutto”. Io ben 232 anni dopo Wolfgang Goethe voglio riscrivere anche questa parte del diario, descrivendo paesaggi e territorio. Arriverò al porto di Palermo alle ore 10 del mattino del 28 Aprile. La Sicilia ha un territorio vasto, ricco di costumi da raccontare, meraviglioso per i Parchi, le Riserve ed i Geoparchi, di luoghi dove si può sciare guardando il mare. In Sicilia troviamo la capitale di etnie diverse, culture diverse, popoli diversi. Una terra che unisce ed è piena di ospitalità . Pensiamo alla ricchezza culturale della Palermo di oggi. Io ci sarò ed arriverò a Palermo alle 10 del mattino di Sabato 28 Aprile al Porto. Sicilia eccomi”. Lo ha affermato Vienna Cammarota, Guida Ambientale Escursionistica AIGAE, prima donna al mondo di anni 68 che sta ripercorrendo totalmente a piedi il viaggio compiuto dallo scrittore tedesco, Wolfgang Goethe dal 1786 al 1788.
Vienna Cammarota nel suo cammino in Sicilia, percorrerà a piedi ben 724 chilometri, una media di 20 al giorno, per un totale di 140 ore di cammino complessive. Si inizierà il 28 Aprile da Palermo e si terminerà a Messina ai primi di Giugno. La durata prevista del cammino è di 45 giorni, sfidando anche le alte temperature. Ben 36 i siti che Vienna attraverserà come Monreale, Alcamo, Tempio di Segesta, Calatafimi, Gibellina, Santa Ninfa, Partanna, Castelvetrano, Campobello di Mazara, Selinunte, Menfi, Sambuca di Sicilia, Palazzo Adriano, Cammarata, San Biagio Platani, Aragona, Agrigento, Racalmuto, Serradifalco, Caltanisetta, Calascibetta, Nissoria, Catenanuova, Catania, Aci Castello, Nicolosi, Sant’Alfio, Mascali, Calatabiano, Taormina, Letoianni, Roccalumera, Nizza Sicilia, Itala, Messina.
AIGAE è l’Associazione Italiana Guide Ambientali Escursionistiche, l’unica riconosciuta dal MISE.
Wolfgang Goethe, il 3 Settembre del 1786 partì dalla cittadina termale di Karlovy Vary, nell’attuale Repubblica Ceca ed il 10 Settembre, a bordo di una carrozza, raggiunse l’Italia. Il sogno del grande scrittore tedesco che arrivò a Palermo il 2 Aprile del 1787, era quello di descrivere l’Italia, culla anche della Civiltà Antica. Ben 30 anni dopo avrebbe poi pubblicato il “ Viaggio in Italia”, un testo ampio che contribuì alla conoscenza del Bel Paese nel mondo. Nacque così il Gran Tour. Il 28 di Agosto del 2017, Vienna Cammarota è partita alle 6 del mattino dalla stessa cittadina, Karlovy Vary. La Guida Ambientale AIGAE italiana ha attraversato totalmente a piedi la Boemia, la Baviera, dunque la Germania, l’Austria, facendo ingresso in Italia a fine Settembre. In Germania le hanno dedicato ampio spazio tutti i giornali. La DPA, agenzia di stampa nazionale tedesca ha realizzato anche un ampio servizio fotografico, ugualmente le testate austriache come l’Agenzia nazionale APA. Grande l’attenzione dei media italiani. Vienna è stata ospitata in importanti trasmissioni nazionali della Rai e non solo. Di lei hanno parlato i telegiornali nazionali. Vienna ha attraversato il Tirolo, il Trentino, il Veneto, l’Emilia – Romagna, la Toscana, l’Umbria, l’Abruzzo, l’Italia Centrale colpita dal sisma, il Lazio, la Campania. Più di 2000 chilometri a piedi, emozionando gli italiani, passando e fermandosi anche nei piccoli borghi del Paese, per parlare con la gente, narrare e descrivere i paesaggi e visitare gli stessi luoghi di Goethe. La gente spesso l’ha riconosciuta ed accolta con amore.
Le persone offrono ospitalità a Vienna.
“Le persone mi hanno offerto ospitalità per dormire – ha continuato Cammarota – ma sono rimasta colpita dalla grande capacità degli italiani nel saper accogliere, dialogare”. Sindaci e cittadini comuni l’hanno accolta e la gente in alcuni casi ha atteso il suo passaggio al balcone convinta che Vienna Cammarota prima o poi passasse. E Vienna è passata. A Roma è stata accolta alla Casa di Goethe dove ha potuto ammirare il famoso ritratto dello scrittore tedesco realizzato dal Tischbein, simbolo del movimento turistico. A Napoli la calorosissima accoglienza al Comune, con l’Assessore all’Immagine, Alessandra Clemente, ma anche al Goethe Institute. A Civitella Alfedena, in Abruzzo, centinaia le guide, ma anche cittadini e sindaco, ad attenderla nella piazzetta in diretta tv ed ugualmente a Paestum. “ E’ stato bello convincere il sindaco a fare trekking con me. Ho trovato una grande accoglienza anche a Paestum – ha proseguito Cammarota - e soprattutto la capacità di ascoltare. Oggi la gente vuole ascoltare, dialogare. Non dimentico le accoglienze ugualmente calorose nel Tirolo, in Trentino, nel Veneto, a Venezia e non solo, in Toscana, a Firenze, nei borghi del Lazio ed in quelli dell’Umbria e dell’Abruzzo. Sono convinta che la Sicilia sarà molto ospitale perché è una terra da amare. Io sono pronta. Non avrei mai potuto fare, intraprendere, chiudere il viaggio di Goethe senza arrivare ed attraversare la Sicilia”.
Ed in Sicilia fervono i preparativi per una grande accoglienza.
Al fianco di Vienna Cammarota, sempre e costantemente ci sarà Violetta Francese, Coordinatrice delle Guide AIGAE della Sicilia e Consigliere Nazionale AIGAE. Non è escluso che la Cammarota possa essere accolta dalle massime autorità cittadine già al suo arrivo al Porto, alle ore 10 di Sabato 28 Aprile. Durante la sua permanenza a Palermo che durerà fino al 2 Maggio, Vienna Cammarota, attraverserà a piedi la città e si recherà in visita anche presso alcuni dei Padiglioni della Biennale Internazionale di Arte Sacra in corso in tutta la Sicilia ed in quei siti dove fu Goethe. Ad accoglierla, alla Biennale, ci sarà la direttrice Chiara Modica Donà dalle Rose. Con ogni probabilità si recherà all’Istituto Goethe di Palermo così come fatto a Roma ed a Napoli. Tutto pronto anche al Parco Archeologico di Selinunte, dove Vienna Cammarota arriverà l’11 Maggio ma anche a Messina dove sarà accolta all’Università. Ugualmente accadrà nei borghi, nei paesini, in tutti gli altri siti.
A Palermo sul Monte Pellegrino
“ Goethe visitò più punti della città - ha continuato Vienna Cammarota – e poi ad esempio scrisse: “Nel giardino pubblico vicino al porto, trascorsi tutto da solo alcune ore magnifiche. E’ il posto più stupendo del mondo. Monte Pellegrino? Il promontorio più bello del mondo. Nostra prima cura fu quella di studiare bene la città, assai facile da osservarsi superficialmente ma difficile da conoscere; facile perché una strada lunga alcune miglia l´attraversa dalla porta inferiore a quella superiore, ossia dalla marina sino al monte, ed è a sua volta incrociata da un´altra pressappoco a metà, dimodoché ciò che si trova su queste due linee è comodamente visibile; la città interna, al contrario, disorienta lo straniero, che può dirigersi in tale labirinto solo con l´aiuto d´una guida. Com´essa ci abbia accolti, non ho parole bastanti a dirlo: con fresche verzure di gelsi, oleandri sempre verdi, spalliere di limoni, ecc. In un giardino pubblico c´erano grandi aiuole di ranuncoli e di anemoni. L´aria era mite, tiepida, profumata, il vento molle. Dietro un promontorio si vedeva sorgere la luna che si specchiava nel mare”. Parole molto chiare per la bellezza del Monte Pellegrino dove Goethe vide il Santuario di Santa Rosalia e scrisse : “Giunti alla vetta del monte, dove questo forma come una nicchia nella roccia, ci troviamo di fronte ad una parete a picco alla quale la chiesa ed il convento sembrano appesi (...) Una bella giovinetta mi apparve allora, al chiarore di alcune lampade tranquille. Sembrava come rapita in estasi, con gli occhi a metà velati, il capo mollemente abbandonato sulla mano destra, carica di anelli. Non potevo saziarmi di contemplarla, come se avesse avuto un fascino del tutto singolare. La veste di stagnola dorata imitava alla perfezione una stoffa intessuta d´oro. La testa e le mani di marmo bianco, erano, non dirò molto elegantemente stilizzate, ma tutta via così naturali, così seducenti, da far credere che ella respirasse e si movesse”.
E non bisogna dimenticare che Palermo è stata fondata dai Fenici, poi arrivarono i musulmani del Nord Africa, arrivarono gli Arabi, ma fu ambita dai Greci che occuparono la parte Orientale della Sicilia. Nacque con gli Arabi la Conca d’oro, un periodo straordinario. E Palermo è completa per i suoi meravigliosi palazzi storici, ricchezza di monumenti e musei. Un insieme di grandi culture e di epoche diverse. Cara Sicilia io ci sono. So che anche le Autorità si stanno mobilitando per accogliermi e di questo sono davvero felice”.
La Valle del Belice- Vienna l’attraverserà a 50 anni dal terremoto.
“Arriverò nella Valle del Belice – ha proseguito Cammarota - duramente colpita dal terremoto nel 1968. Per me è importante incontrare la gente. Gibellina, Poggioreale, Salaparuta, Montevago, furono totalmente distrutte ma tanti comuni rimasero duramente colpiti come Santa Margherita di Belice, Santa Ninfa, Partanna, Salemi. Ed ancora Menfi, Camporeale, Chiusa Sclafani, Contessa Entellina, Sambuca di Sicilia, Sciacca, Vita, Calatafimi e Segesta. Io attraverserò la Valle del Belice”.
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