Inserita in Cronaca il 12/11/2013
da Marina Angelo
Premiato al Festival del Film Italiano di Villerupt ‘31 Gradi Kelvin’ dell’acamense Giovanni Calvaruso
Mentre nella Capitale il Roma Film Festival cerca di calcare il suo red carpet tra scene, pellicole ed importanza nel panorama nazionale ed internazionale, in Francia si è appena conclusa, con la consegna dei premi finali, la trentaseiesima edizione di un importante rassegna cinematografica: il
Festival del Film Italiano di Villerupt, panoramica del cinema italiano di oggi, che dedica particolare attenzione ai numerosi film italiani di qualità non distribuiti nelle sale francesi.
Sono stati 72 i film presentati, divisi in 4 sezioni: la competizione, il panorama, gli omaggi o “Portrait d’Ami”, dedicati al cinema di Paolo Virzì ospite a Villerupt con 8 suoi lungometraggi, e all’attrice Micaela Ramazzotti, anch’essa ospite e la retrospettiva dedicata a Puglia e Cinema.
Fra i film appena premiati, una menzione della giuria è stata fatta all’acamense Giovanni Calvaruso ed al suo “31 Gradi Kelvin” con questa motivazione: «L´interessante esordio di Calvaruso si fa notare per un registro dove la denuncia e la tensione morale non sacrificano la poesia. Già maturo nella caratterizzazione dei personaggi e soprattutto sicuro nello stile, il regista ci presenta una Sicilia inconsueta popolata di gioventù precaria sotto un cielo plumbeo. Nel film non c´è alcun cedimento al fascino facile della grande isola mediterranea, la sua visione pessimistica della realtà non consola ma fa partecipare lo spettatore sgomento al "genocidio di una generazione».
Onorata la città di Alcamo che attraverso l’assessore alle politiche giovanili della giunta Bonventre, Gianluca Abbinanti fa arrivare le «congratulazioni a Giovanni Calvaruso che, con il suo “31 Gradi Kelvin”, è riuscito a farsi conoscere e a far conoscere anche fuori dai confini nazionali, la nostra città. Un traguardo notevole per un regista esordiente».
Mentre l’assessore alla cultura Elisa Palmeri afferma: «è un onore che un giovane alcamese sia stato selezionato per una manifestazione culturale di così alto livello. Giovanni Calvaruso ha saputo rappresentare con il suo lungometraggio un intreccio di storie di solitudini in una società dove comunicare diventa, giorno dopo giorno, sempre più complesso».
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