Inserita in Politica il 18/03/2018
da Direttore
Il 17 marzo in Irlanda si festeggia il Santo patrono: San Patrizio di P. Desireè
A dire il vero, in ogni parte del mondo in cui insista una comunità irlandese, questa ricorrenza è divenuta un immancabile appuntamento in cui si festeggia quel santo che , secondo la tradizione, spiegò il mistero della Santissima Trinità agli irlandesi pre-cristiani proprio attraverso il verde trifoglio. Anche Malta vive questo giorno con grande entusiasmo, all´insegna della birra e del divertimento. Sono attese almeno 20 mila persone alle celebrazioni. I vari consigli locali del centro, quali St Julian’s e Valletta, hanno, infatti, messo in sicurezza strade e locali, con l’ausilio delle forze dell’ordine e dei servizi civili, nonché attraverso una linea telefonica a sostegno dei cittadini nell’eventuale necessità di comunicare disordini o qualsiasi altro problema legato all’evento. Il Circolo Maltese irlandese, ogni anno, si occupa di organizzare la classica “Parade” alla Valletta. Dalle 12 in poi dal City Gate si prosegue verso Republic Street fino a St George Square di fronte al Palazzo del Gran Maestro. Le celebrazioni sono incentrate su tutto ciò che ha a che fare con l´Irlanda e il verde , colore simbolo di questa nazione verdeggiante, il quale, dopo la causa indipendentista, sostituì l’originario blu associato al santo nella sua iconografia. In questo giorno si suole festeggiare bevendo birra (bevanda tipica) e mangiando cibo di quel colore, sotto allegri costumi della stessa tonalità. In particolare, sui vestiti non può mancare il trifoglio, simbolo del popolo irlandese. Le notizie sulla vita di San Patrizio sono avvolte da un fitto mistero, spesso legate alla leggenda in cui si narra che il santo abbia trascorso quaranta giorni su una montagna sacra irlandese, il Croagh Padraig, dalla cui sommità pare abbia gettato una campana nell´attuale Clew Bay, per scacciare definitivamente i serpenti, formando così le omonime isole. Celebre anche la leggenda che il santo fosse custode della grotta sull’isolotto di Lough Derg : la grotta senza fondo è stata per secoli considerata il famoso “pozzo”, da cui pare si aprissero le porte del Purgatorio. Quale sia più vicina al vero tra queste leggende non ci è dato di sapere. Ciò che è certo è che, in questo giorno, irlandesi (e non) di ogni età si scatenano in balli, canti e allegrissime bevute di comitiva, cercando di contenere gli eccessi in onore di quella parte sacra della festa che, dopo secoli, ancora perdura nel cuore del popolo. Tradizione o no, ciò che rende questa ricorrenza ancora più caratteristica è il substrato ancestrale celtico, da cui ha avuto sviluppo il messaggio simbolico cristiano della Trinità. Quando da Roma l’apostolo tornò in Irlanda per evangelizzare il paese , oltre al fatto che conoscesse la lingua e la cultura irlandese (dovuto al periodo di schiavitù vissuto su Slemish Mountain), la sua missione ebbe successo perché egli non cercò mai di far dimenticare ai Celti le loro credenze. Cercò, anzi, di combinare la nuova fede cristiana con la simbologia celtica locale. Ne è un esempio la Croce Celtica: S. Patrizio aggiunse il sole, potente simbolo celtico, alla croce cristiana, per facilitare l’assimilazione di tale icona. In onore di San Patrizio si versano oggi migliaia di litri di birra e oltre 6 milioni di allegre persone creano fiumi verdi gridando sláinte non solo in Irlanda, ma in molte altre parti del mondo come Canada, Stati Uniti, Regno Unito, Australia, Nuova Zelanda, Nigeria, l’isola di Montserrat e ogni luogo in cui vi sia una comunità irlandese.
Desirèe Proietti
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