Inserita in Cultura il 28/02/2018
da Direttore
Sicilia/ Musei. Sgarbi replica ai 5 Stelle: “Dichiarazioni irresponsabili: per fini elettorali danneggiano gli albergatori” “Musei regolarmente aperti”
Vittorio Sgarbi, assessore regionale dei beni culturali in Sicilia, replica a Roberta Schillaci, deputata all’Ars dei 5 Stelle, sulla presunta “inaccessibilità dei siti d’interesse culturale” per la carenza di personale. “Si tratta di dichiarazioni irresponsabili – risponde Sgarbi – di deputati per caso, senza arte né parte, che, pur di correre in soccorso del loro leader “Giggino” di Maio nello scontro con il sottoscritto, diffondono deliberatamente notizie false che danneggiano il turismo siciliano, con un grave danno economico. In Sicilia i musei sono regolarmente aperti. Ovviamente i grillini, abituati a frequentare solo balere, luna park e raduni rasta, non possono saperlo. Una strutturale carenza di personale – aggiunge Sgarbi - che riguarda peraltro ogni ambito della Pubblica Amministrazione, da Bolzano a Siracusa, non può consentire a un deputato del Parlamento siciliano, eletto per tutelare gli interessi della sua terra, di fare terrorismo mediatico sulla pelle degli operatori turistici, in un momento in cui, tra l’altro, molti turisti italiani e stranieri programmano le vacanze di Pasqua. Nel merito, comunque, la Schillaci dovrebbe sapere che il sottoscritto ha già trasmesso alla giunta una richiesta per aumentare la dotazione organica del personale destinato ai Musei, non perché questi siano oggi chiusi, ma per rendere più efficace le turnazioni di personale anche nei festivi e nelle aperture straordinarie. Non a caso era stato già convocato per l’1 marzo un incontro con i sindacati. È grave – conclude l’assessore – che improvvidi deputati vocati al martirio, lanciati come kamikaze contro di me, pur di distogliere l’attenzione dei giornali sugli scandali politici e giudiziari dei loro colleghi e dei loro amministratori, da Torino a Bagheria, non esitino a propalare notizie completamente false. Del resto, gente che non ha mai lavorato un giorno nella propria vita, non può avere alcuna considerazione per quelli che lavorano”
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