Inserita in Politica il 05/02/2018
da Direttore
Risposta all´On Verini su riforma della magistratura "È tempo di introdurre novità, la riforma della magistratura onoraria non è e non può rappresentare un sistema per favorire il ricambio generazionale"
All’onorevole Verini, giornalista, che, con nota del 2 febbraio 2018, tesse le lodi della riforma della magistratura onoraria voluta unilateralmente dal suo partito di EX maggioranza senza alcun dialogo con la categoria di cui andava a segnare il futuro,
la categoria risponde che certamente è tempo di introdurre novità.
Ma, prima di ciò, occorre che il “compitino” vada corretto dei dati erronei: la riforma della magistratura onoraria non è e non può rappresentare un sistema per favorire il ricambio generazionale per la classe forense per dare spazio ai giovani, giacché premia gli aspiranti maggiormente titolati, dunque, i più anziani.
La riforma non favorisce il graduale reinserimento di chi ha già, e senza ringraziamenti o premi, esercitato il ruolo di magistrati onorario nella professiona forense, ma lo “getta” puramente e semplicemente nel nulla, riducendo intere famiglie sul lastrico, non avendo per decenni garantito alla categoria alcun ammortizzatore sociale, nessuna previdenza, nessuna tutela.
La riforma non garantisce nemmeno che il cittadino abbia una giustizia celere, perché riducendo l’impiego dei magistrati onorari nel civile, e sottraendo del tutto la competenza penale di primo grado, favorirà la denegata giustizia alle vittime di reati.
Ma. soprattutto, la riforma è la più grande mancata occasione per il governo di dialogo con la categoria che più delle altre aveva da fornire soluzioni per il gravissimo problema della produttività ed efficienza della giustizia, ma è divenuta “scomoda” perché ha scoperchiato il vaso di Pandora davanti all’Europa.
Ebbene, accogliamo con molto entusiasmo l’invito dell’on. Verini e del suo partito: è tempo di introdurre novità.
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