Inserita in Cultura il 01/02/2018
da Direttore
Humor inglese nel rapporto tra un padre e un figlio nella surreale opera di Caryl Churchill al Teatro Selinus
Luca Mazzone alla regia di una delle ultime opere di Caryl Churchill, considerata tra le più brillanti autrici contemporanee: A Number, in scena al Teatro Selinus di Castelvetrano domenica 4 febbraio alle 17.30.
Nella traduzione italiana di Monica Capuani lo spettacolo vede sulla scena Giuseppe Pestillo e Massimo Rigo ed è la seconda produzione del Teatro Libero. A Number affronta il tema dell´eugenetica a toni leggeri e mantenendo il carattere più rappresentativo della produzione dell´autrice britannica: una narrazione frammentaria, svelta, surreale e a tratti umoristica.
Cosa succede se un padre, dopo la tragica morte della compagna, madre di suo figlio, si ritrova da solo con il proprio ragazzo? Cosa succede se questo padre è giovane e con problemi esistenziali tanto grandi da tenerlo lontano dalla propria compagna e dal proprio figlio? Cosa succede se questo padre, nella società contemporanea, dove la perfezione e l’adeguatezza sono diventati i nuovi dogmi da onorare, vuole avere una nuova possibilità per essere un “bravo” padre?
Churchill si interroga sul tema della replicabilità, sul fatto che l’uomo, oggi, con l’avanzamento vertiginoso del progresso scientifico, può sostituirsi a Dio e creare tutti a sua immagine e somiglianza, tutti i suoi figli così come li vuole, fatti con lo stesso materiale grezzo di base, perfetti, carini.
Natura e Scienza divengono, dunque, poli di una nuova contrapposizione che vede Salter, un padre, e Bernard, un figlio, giocareuna danza tra la vita e la morte, tra l’amore e l’odio, tra la natura, appunto, e la scienza. Il figlio diventa testimone di un fallimento, quello del padre, cui si vuole porre rimedio dando un’altra chance, un’altra mano in un gioco dove si ricomincia, perché si può replicare, forse all’infinito.
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