Inserita in Cultura il 16/01/2018
da Direttore
“Attacco al potere comunista” è il titolo del romanzo di Gaetano Immè, edito da Bonfirraro
“Attacco al potere comunista” è il titolo del romanzo di Gaetano Immè, edito da Bonfirraro editore, che verrà presentato venerdì 19 gennaio, nella Sala del Grand Hotel Ortigia, Viale Giuseppe Mazzini 12, di Siracusa, alle ore 17. Dialogherà con l´autore Giuseppe Bufardeci. “Attacco al potere comunista” manifesta, sin dal titolo, la propria faziosità, ma è anche un saggio che - lungi dal disegnare foschi e ipotetici scenari - ricostruisce fatti storici realmente accaduti in quegli anni terribili, annodati e commentati seguendo un filo di Arianna che li unisce nella loro consequenzialità logica. Immè non ha alcuna pretesa di giungere alla “verità”, ma la ferma consapevolezza di cercarla nello scarto tra “verità storica” e “verità processuale” e non nelle “mere supposizioni”, non in fumosi “disegni criminosi”. Enfatico, il libro nasce proprio dall’insopprimibile necessità di «mandare finalmente all’aria proprio quella opprimente coltre di conformismo politicamente corretto, storia costruita su “menzogne” e con “manipolazioni”, di ribellarsi alle tante, troppe, “versioni addomesticate” dei fatti accaduti che l’informazione - talvolta faziosa e di parte - ha spacciato a piene mani per cinquanta e più anni, per assicurarsi la benevolenza del suo azionista, eseguendo il suo sporco lavoro a beneficio del “padrone”, come un “picciotto” con il suo boss mafioso». Come fosse un perenne interrogatorio alla storia, è lo stesso l’autore – approfondendo migliaia di carte, sentenze e deposizioni – che continua a chiedersi: perché tutti sanno che Pio La Torre fu ucciso dalla mafia perché – questa la motivazione della sentenza – “ostacolava i suoi interessi” e nessuno o pochi sanno che lo stesso Pio La Torre aveva più volte denunciato, sia al Pci romano di Enrico Berlinguer che a quello siciliano di Occhetto, gli intrallazzi e le collusioni delle cooperative rosse con la mafia siciliana, le vere e proprie truffe che quelle cooperative agricole comuniste perpetravano sugli aiuti comunitari? Perché nessuno, se non, al limite, una ristretta “élite”, conosce la scandalosa corruzione perpetrata in Sicilia, e telefonicamente registrata, dal Senatore comunista Lodovico Corrao (rimasta sfacciatamente impunita) che aveva corrotto l’On Santalco con 100 milioni di lire degli anni 58/60? Per quale motivo nessuna inchiesta giudiziaria che si sia occupata di crimini omicidiari di stampo mafioso si è mai posta anche il problema, doveroso per la Magistratura, di scovare non solo gli assassini materiali ma anche di ricercare i relativi e possibili “mandanti” di quegli omicidi seguendo il principio del “cui prodest” se non per Fenaroli e per Sofri? A cercare di rispondere ai più grandi interrogativi degli ultimi anni di storia italiana rimane questo libro, il quale - basandosi sulla sola riesumazione dalla tomba delle memoria dei fatti storici come essi si verificarono e dalla loro rivisitazione - fornisce plausibili, logiche e documentate risposte a tutte le precedenti domande e a quelle altre, attinenti a veri e propri crimini, materialmente commessi dalla mafia siciliana, ma rivelandone anche i possibili e probabili “mandanti”, coloro, cioè, che da quelle stragi sono stati beneficiati. La presentazione del libro si terrà venerdì 19 gennaio, nella Sala del Grand Hotel Ortigia, Viale Giuseppe Mazzini 12, di Siracusa, alle ore 17. Dialogherà con l´autore Giuseppe Bufardeci. Inoltre l´autore, Gaetano Immè, sarà presente domenica 21 gennaio, alle ore 18, presso il Circolo Hobbit di Catania insieme con Giovanni Coppola e giovedì 25 gennaio, alle ore 18, presso il Teatro del Pepe, a Roma insieme con Giovanni Maria Giacobazzi, Vincenzo Pepe e l´editore, Salvo Bonfirraro.
Nota sull’autore Nato a Siracusa, viene “deportato”, a soli nove mesi, a Roma dove attualmente risiede e vive. Dopo la Laurea in Economia e Commercio e i rituali concorsi a cattedra, una vita dedicata all’insegnamento di materie giuridiche ed economiche e alla professione di Commercialista che lo porta in giro per il mondo e a svariate iniziative industriali. La storia, civile e politica, di quegli anni è sempre stata la sua vera passione, coltivata a dispetto degli impegni didattici, professionali e imprenditoriali, insieme a quella per la letteratura. Da quella passione giovanile ma ormai maturata, dalla sua passione per la storia sia civile che politica del Paese nasce la sua vena narrativa.
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