Inserita in Un caffè con... il 09/01/2018
da Direttore
Una scuola a misura di persona: “Dalla scuola prêt à porter alla didattica sartoriale"
La scuola italiana da anni segna ritardi nei livelli e nella qualità di competenza degli studenti. Il sistema formativo e gli strumenti erogativi dei servizi non si sono adeguati ai bisogni del mercato del lavoro e alla valorizzazione dello studente-persona. Oggi “LA BUONA SCUOLA” impone una DIDATTICA MODULARE, APPLICATIVA ED INTEGRATA. E’ di questa prospettiva che si parlerà nella prestigiosa Sala Zuccari, nel Palazzo Giustiniani del Senato della Repubblica, il 16 gennaio 2018, alla presenza di prestigiosi esponenti del campo della ricerca scientifica internazionale in campo pedagogico-didattico. La senatrice Enza Blundo ha promosso questo evento, a fine legislatura, per segnare una tappa storica, punto di svolta di un sistema formativo nazionale che si apre a nuove prospettive. Il Dirigente Scolastico Maria Grazia Cianciulli, dei Licei “Tommaso Campanella” di Belvedere M.mo (CS), presenterà, infatti, il RIVOLUZIONARIO IMPIANTO DIDATTICO-ORGANIZZATIVO denominato Crosscurriculum già oggetto di grande interesse da parte del mondo scientifico ed in particolare del Prof. Giuseppe Spadafora ordinario UNICAL , promosso in Rete dal Dirigente Scolastico Marilena Viggiani dell’istituto “Aletti” di Trebisacce (CS) e recepito a livello istituzionale dalla Senatrice Blundo della Commissione Istruzione, per la sua proposta di riforma scolastica. Il modello Crosscurriculum, risolvendo in maniera efficace tutti i problemmi attuativi della riforma, si basa sull’attivazione di insegnamenti opzionali e sul potenziamento dei saperi e delle competenze, attraverso la personalizzazione didattica, realizzando, così, la transizione “Dalla scuola prêt à porter alla didattica sartoriale”. Dunque, essenzialmente, programmazione flessibile e articolazione del gruppo-classe. La rivoluzionaria proposta di impianto didattico organizzativo, con rimodulazione oraria, prevede la riduzione dell´ora di lezione di 10 minuti e la costituzione di aggiuntivi tre moduli di 60 minuti per ogni docente, destinati ad attività laboratoriali opzionali obbligatorie. Il progetto sperimentale del Crosscurriculum restituisce dati entusiasmanti sul piano didattico e dà risposte organizzative risolutive ai tanti nodi cruciali del sistema scuola italiano. L´integrazione tra il corpo docente, le competenze dei genitori e il volontariato professionale, che aula/laboratorio, genera un’ offerta didattica dinamica e potenziata ed una effettiva sinergia con gli impianti educativi extrascolastici delle numerose agenzie formative coinvolte. Ciò ha consentito di “tarare” i servizi didattici agli effettivi bisogni educativi e formativi dei singoli studenti, sia per azzerarne le criticità che per esaltarne le potenzialità individuali, con laboratori di RECUPERO DISCIPLINARE OBBLIGATORIO per tutti gli studenti con deficit e laboratori di potenziamento/eccellenza/olimpiadi disciplinari per chi manifesta talento specifico. Nei laboratori INVALSI, settimanalmente, alle classi seconde, vengono somministrate, le simulazioni dei test, in maniera tale che la dimestichezza con il linguaggio specifico e la pratica, rendano possibili risultati di eccellenza con zero cheating. Gli studenti del triennio svolgono, l’ALTERNANZA SCUOLA LAVORO, in modalità di Impresa Formativa Simulata, grazie alla quale sono le imprese e gli esperti a venire a scuola e non viceversa, risolvendo così un’annosa questione. L´insegnamento laboratoriale interessa tutti i docenti, chiamati alle applicazioni professionali delle competenze disciplinari ed extradisciplinari, con l’impiego di nuove metodologie. Il Crosscurriculum agevola anche l’espletamento del PIANO DI MIGLIORAMENTO (dove la scuola mette in campo soluzioni ai problemi emersi), l’inserimento dinamico dei docenti dell’ORGANICO POTENZIATO, l’ORIENTAMENTO in ingresso e uscita nonché il raccordo con l’UNIVERSITÀ, che, grazie alla pratica del “bilancio delle competenze” e alle lezioni tenute da docenti universitari, diventa garanzia di un accompagnamento strutturato verso scelte professionalizzanti consapevoli ed efficaci. Muta, quindi, il concetto tradizionale di “classe” quale composizione standard dei discenti. Ogni attività/ laboratorio viene svolta in una classe “VOCAZIONALE” e gli studenti si aggregano per gruppi di livello/bisogno formativo, mentre i docenti utilizzano aule dedicate ove l´erogazione è arricchita da ICT, software e materiali didattici aggiuntivi e specifici. Gli studenti, i docenti e i genitori e i professionisti volontari diventano, così, insieme protagonisti del procedimento di insegnamento-apprendimento (tearning). In conclusione una scuola a misura di persona, una scuola per lo sviluppo delle capacità critiche e non delle erudizioni, una scuola inclusiva che attrae le intelligenze del territorio stabilendo sinergie interistituzionali tra le professionalità espressione di una società moderna che abiura la torre eburnea.
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