Inserita in Politica il 07/01/2018
da Direttore
Magistratura Onoraria: aumentano le funzioni e si riduce l´onorario a poco piu di 700 euro mensili
Le scriventi associazioni esprimono sorpresa per le dichiarazioni del sottosegretario Migliore, relative alle posizioni delle associazioni della magistratura onoraria, in quanto non corrispondenti alla realtà dei fatti. Le associazioni della magistratura onoraria hanno sempre in modo compatto ribadito i punti irrinunciabili delle loro posizioni definite con documento unitario del 01 dicembre 2015. Suscita grande sorpresa proprio in quanto le posizioni della magistratura onoraria sono state riprese dalla relazione governativa al Disegno di Legge delega, a pagina 33.
Nessuna delle richieste congiunte è stata accolta nel disegno di legge delega e soprattutto nel decreto attuativo. Ma quello che è più grave è che, nonostante le dichiarazioni del governo, il decreto attuativo è stato emesso senza convocare le associazioni, per ben due anni, in un formale incontro istituzionale, quindi non si vede cosa si poteva condividere di quanto disposto nel decreto attuativo.
In particolare, è stato lo stesso sottosegretario Migliore che, in sede di discussione degli ordini del giorno nella seduta 615 di giovedì 28 aprile 2016, espresse parere favorevole a nome del governo per le raccomandazioni n. 9/3672/8 a firma dei Deputati Tartaglione. Giuseppe Guerini e Greco e n. 9/3672/17 a firma dei deputati Molteni, Guidesi e Invernizzi che impegnano il governo ai magistrati onorari “una retribuzione annua lorda non inferiore ad Euro 36.000,00”, come importo minimo della componente fissa [cfr. pag. 51 del resoconto stenografico della seduta].
“Sorprese e amareggiate” sono state le 5.000 famiglie di magistrati onorari - i quali, vincolati dagli oneri previsti dall´Ordinamento Giudiziario e penalizzati dall´enorme mole di lavoro, non hanno avuto la possibilità di costruirsi una carriera lavorativa, né hanno goduto di previdenza o tutele per venti anni - che, nonostante le assicurazioni del governo sono state ‘sbattute in mezzo ad una strada’, con una retribuzione pari a 16.000 lordi annui, con previdenza a loro carico e che si vedono private della benché minima possibilità di sostentamento. Le scriventi associazioni non sono schierate né a favore né contro alcuna forza politica o di governo, ma quale politica potrà dire agli italiani di essere in grado di risolvere il problema dell’occupazione del nostro paese quando la soluzione che ha prospettato per la magistratura onoraria è quella di tagliare, di quasi due terzi, le loro retribuzioni e poi ‘licenziare’ magistrati ad una età che non gli consentirà di entrare nel mercato del lavoro? Quale forza politica e di governo potrà affermare di tutelare il diritto dei lavoratori e di garantire una dignità nello svolgimento dell’impiego qualora non garantirà una retribuzione in grado di consentire il sostentamento a quasi cinquemila famiglie di magistrati onorari che hanno svolto il servizio per vent’anni, senza alcuna tutela previdenziale ed assistenziale? Se per chi opera nell’ambito della giurisdizione con funzioni giudiziarie la previsione è il taglio degli stipendi poco più di 700,00 Euro al mese con cessazione improvvisa del rapporto di lavoro, cosa accadrà agli impiegati, agli operai? E’ questo il modello per la disciplina del lavoro, che riguarderà tutti gli italiani?
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