Inserita in Politica il 24/12/2017
da Direttore
Appello di Corrao (M5S Europa). “In Sicilia troppi progetti non assoggettati alla Vas”
“In Sicilia ci sono troppi progetti che non vengono assoggettati alla Vas, la Variazione Ambientale Strategica, perché probabilmente rappresentano interessi privati e particolari che alimentano quell’anomalia tutta siciliana già peraltro oggetto di indagini da parte della Commissione Europea. Ci segnalano ombre anche sul progetto di costruzione di un villaggio turistico a Trappeto nel Palermitano in una località di interesse archeologico”. A dichiararlo è l’europarlamentare del Movimento 5 Stelle Ignazio Corrao che avendo accolto l’appello dell’associazione “San Cataldo - la baia dell’illegalità” e le segnalazioni dei lavori di sbancamento già avviati, propone il caso al gruppo M5S in Sicilia per l’eventuale vaglio in commissione Ambiente all’Ars.
“A San Cataldo, nell’area di Trappeto - spiega Corrao - è in progetto la costruzione di un complesso turistico alberghiero di 50 mila metri quadri in un’area dal grande interesse archeologico alla foce del fiume Nocella e dove sorgeva il porto normanno di Partinico descritto da Idrisi. Occorre fermare questo scempio. Dalle segnalazioni in mio possesso - sottolinea l’europarlamentare - pare che la ditta potrebbe aver asportato migliaia di metri cubi di suolo dagli strati superficiali, già prima di ottenere i dovuti permessi e nella preoccupante inazione delle autorità di controllo preposte. Il territorio interessato è quello della baia di San Cataldo, ricadente nel comune di Trappeto (Città Metropolitana di Palermo), in sinistra idrografica del fiume Nocella. In questo tratto di costa, stando alla variante allo strumento urbanistico approvata lo scorso 28 novembre 2017 dal Consiglio Comunale di Trappeto, un privato (la ditta Alessandra Costruzioni 77 s.r.l.) potrà realizzare un complesso turistico alberghiero di quasi 50 mila metri quadrati per un valore stimato di circa 25 milioni di euro. Le particelle investite dalla variante erano in origine destinate a “verde agricolo produttivo”. Peccato però - sottolinea Corrao - che l’area di San Cataldo, ormai da anni oggetto di denunce per l’inquinamento del fiume Nocella, costituisce un unicum ecologico e culturale dal fragilissimo equilibrio di macchia mediterranea e dove insistono testimonianze di frequentazione umana che risalgono alla preistoria e che, alla luce di studi più recenti, esigerebbero un aggiornamento del generico “vincolo di notevole interesse pubblico” dichiarato nel 1968 per l’intero territorio del Comune di Trappeto. A questo punto - conclude l’eurodeputato - chiedo ai miei colleghi in Sicilia di poter fare valutare il caso in commissione ambiente all’Ars”.
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