Inserita in Sport il 17/12/2017
da Direttore
Dopo Ajola si ferma anche Provenzano. Febbre e piccoli infortuni anche per Agrusa, Amato, Andrè e Genovese. Ma per il match di domani con Barcellona, snodo importante per il campionato, nessuno vuole tirarsi indietro.
Quasi terribile la settimana di avvicinamento alla gara di domani con l’Or.Sa. Barcellona, squadra che precede la Libertas di due lunghezze e che, in caso di vittoria, potrebbe regalare addirittura la settima posizione al quintetto di coach Ferrara che, fra l’altro, si porterebbe 2 a 0 nello scontro diretto. Sarebbe il modo migliore per cominciare il girone di ritorno e affrontare poi le due trasferte che, in avvio di 2018, saranno racchiuse in soli 3 giorni. Libertas – Barcellona rappresenta, per questo, un passaggio importante che però è arrivato dopo una serie di infortuni e stati febbrili che hanno decimato gli allenamenti settimanali. Innanzitutto è arrivata la temuta conferma della gravità dell’infortunio patito da Dario Ajola a Gravina: per lui, a causa di un problema ai legamenti del ginocchio, la stagione si sarebbe già conclusa. “Siamo rammaricati per il nostro Dario – ha detto il presidente Paglino – e intendiamo rimanergli calorosamente vicini. Già una volta Ajola si è risollevato, e alla grande, dopo un simile infortunio e siamo certi che anche stavolta farà altrettanto”. Se per domani era scontata l’assenza di Ajola, è invece arrivata a ciel sereno un’altra tegola. Il guaio muscolare alla coscia di “Vicio” Provenzano è molto più serio del previsto e l’esperto cestista dovrà saltare gare importanti. Il bilancio di questa settimana tormentata si completa con le contratture muscolari ad Andrè e Genovese e con l’influenza che ha colpito Agrusa e Amato. In netto miglioramento, invece, Federico Manfrè. In casa Libertas si fa quindi buon viso a cattivo gioco e nessuno, sia fra giocatori che staff tecnico, intende mettere le mani avanti. Contro Barcellona bisognerà dare il massimo, sapersi gestire al meglio e provare a incamerare una preziosissima vittoria. Quasi tutti gli acciaccati, ovviamente, sono pronti a stringere i denti e a scendere in campo, dal più giovane al più anziano. Alla luce delle vicissitudini settimanali ancora una volta Manuel Bottiglia sarà probabilmente chiamato a sacrificarsi in un ruolo non so, quello di play, dimostrando ancora una volta estrema disponibilità e grande attaccamento alla maglia. Domani, comunque, oltre che con i guai interni, bisognerà fare i conti con la freschezza atletica, le doti tecniche e la voglia di riscatto dell’OrSa, società satellite e serbatoio del Barcellona che guida la classifica di serie B. Su tutti spicca Vlatko Granic, il centro croato a tratti immarcabile ma che nella gara di andata venne dominato da Dario Enrique Andrè. Poi un gruppetto di giovanissimi, non solo siciliani, (Brusca, Comelli, Cortina, Vavoli e Salvatico) molto interessanti e con punti nelle mani.
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