Inserita in Cultura il 17/11/2017
da Direttore
Castellammare del Golfo: svolto ieri l´incontro con lo scrittore Maurizio Macaluso «storie di Donne sole» organizzato dalla FIDAPA
Maurizio Macaluso ha quarantasei anni ed è giornalista pubblicista. Ha collaborato con importanti quotidiani e testate locali siciliani. È sua l’inchiesta giornalistica che ha portato alla riapertura del caso sulla strage di Alcamo Marina.
È autore di quattro romanzi, “L’uomo che amava i bambini” (2016), “La Cagna” e “Meglio un rospo arrapato che un principe attempato” (2017), di cui si è parlato nel corso dell’incontro, e “Di domenica”, uscito nei giorni scorsi. Ha introdotto i lavori la professoressa Anna Maria De Blasi, presidente della sezione della FIDAPA Golfo di Castellammare, da sempre attentata alle tematiche sociali e culturali. Sono Intervenuti l’autore, la giornalista Ornella Fulco e la psicologa Maria De Domenico. Ha portato i saluti dell’amministrazione comunale e del sindaco Nicola Coppola la portavoce Annalisa Ferrante. Interessante il dibattito che si è venuto a creare tra i relatori e gli intervenuti all´incontro con l´autore.
L´attenzione è stata focalizzata sull´esperimento sociologico che lo scrittore ha voluto provare, attivando su Facebook un account con lo pseudonimo di Bianca Pes attraverso il quale è entrato in contatto con centinaia di sconosciuti e sconosciute, pronti – complice lo schermo di un pc o di uno smartphone dietro cui celarsi – a rivelare particolari della propria vita intima che, probabilmente, non sarebbero stati disposti a raccontare a viso aperto. Confidenze, proposte più o meno velate, sfoghi e consigli sono stati un “patrimonio” prezioso raccolto da Maurizio Macaluso per dare vita e spessore alle vicende della protagonista in un gioco tra realtà e immaginazione letteraria che intriga il lettore.
Tante sono state le riflessioni emerse durante il dibattito come esortare i giovani alla lettura per far sviluppare una critica, seria e propositiva coscienza, attenzionare maggiormente il fenomeno dei social network, estendere questo dibattito e condividere una riflessione “alta” per mettere in primo piano temi importanti sia dal punto di vista educativo, sia culturale sia sociale.
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