Inserita in Un caffè con... il 16/11/2017
da Direttore
Bitcoin: cos’è e conviene ancora comprarli?
Si tratta di una moneta elettronica creata nel 2009 che non utilizza un ente centrale ma si serve una banca dati suddivisa in nodi che conservano traccia delle transazioni e impiega la crittografia per gestire l’attività del sistema operativo, in particolare la generazione di nuova moneta e l´attribuzione della proprietà dei Bitcoin. L’intera struttura permette che si possa accedere al possesso e al trasferimento in forma anonima di tale moneta.
La struttura peer-to-peer della rete Bitcoin e la mancanza di un ente centrale rende impossibile a qualunque autorità, governativa o meno, il blocco dei trasferimenti, il sequestro di Bitcoin senza il possesso delle relative chiavi o la svalutazione dovuta all´immissione di nuova moneta. Una delle caratteristiche dei Bitcoin è che nessun può controllare il loro valore avendo natura dematerializzata e la quantità di valuta in circolazione è limitata ma nota a tutti i suoi utilizzatori in anticipo pertanto l´inflazione da valuta in circolazione non può essere utilizzata da un ente centrale per ridistribuire la ricchezza tra gli utenti. I trasferimenti sono a tutti gli effetti dei cambi di proprietà della valuta senza il controllo di un supervisore; tale procedura di interscambio rende impossibile annullare la transazione e quindi riappropriarsi delle monete che hanno cambiato di proprietà. Il client Bitcoin trasmette la transazione ai suoi nodi più vicini, che ne verificano l´autenticità e la disponibilità dei fondi e la ritrasmettono a loro volta ai nodi a cui sono connessi.
Le performance dei Bitcoin sono stati contraddistinti da quotazioni record e flessioni altrettanto consistenti. Comunque, niente male per una valuta nata al di fuori di banche e mercati, che solo 8 anni fa, quando è nata, era quotata pochi centesimi di euro. Ma se allora comprarla poteva voler dire dare fiducia all’idea di un’altra economia, oggi a qualcuno comprare Bitcoin potrebbe sembrare un grande rischio. La domanda che dobbiamo porci è cosa accadrebbe se il Bitcoin finisse in bolla tenuto presente che chi aveva riposto fiducia in questa cryptovaluta come regolatore di scambi al di fuori dei mercati finanziari tradizionali, qualche dubbio sulla sua funzione attuale potrebbe avercelo.
E’ ancora conveniente, quindi, puntare sui Bitcoin ?
Allo stato attuale non appaiono all’orizzonte alternative superiori; infatti, tutte le “altcoin” sono rigorosamente inferiori sul piano tecnico. Ethereum, per esempio, sta vivendo un momento di gloria dovuto principalmente a un ottimo marketing, ad un proliferare di vendite di securities non regolamentate e ad aspettative insensate. Ma è un clone di Bitcoin inferiore all’originale sotto ogni aspetto: pessima scalabilità, pessima privacy, pessima sicurezza. Ripple é anche peggio. Ci sono altre alternative che, a differenza di Ethereum, sono interessanti sotto alcuni specifici aspetti tecnologici, anche se l’architettura globale non è all’altezza, e in favore di specifici vantaggi sacrificano molto su alri fronti. Per esempio, Monero é un bel progetto, che sperimenta su sistemi di privacy molto piú avanzati di Bitcoin, sacrificando peró quasi del tutto la scalabilitá. Iota, per fare un altro esempio, trova una soluzione potenzialmente interessante alla scalabilitá, ma sacrifica molto di sicurezza. E Litecoin é sostanzialmente una cavia per funzioni che sono state studiate per Bitcoin e che finiranno in Bitcoin. Ma in sostanza, la risposta breve é “No”, non ci sono altre valute interessanti e promettenti come il Bitcoin.
Quindi, converrebbe comprare Bitcoin perché il suo ecosistena nel lungo periodo crescerà e quindi ha ancora grosse potenzialità.
Francesco Gallo
|
|
|
|
|
|
|