Inserita in Politica il 14/11/2017
da Direttore
Il Movimento No MOUS esprime dissenso nei confronti del G7 delle Pari Opportunità, "Quale credibilità possono avere i G7 per parlare di pari opportunità senza parlare di libertà di circolazione per tutte e tutti?”
Il movimento No MUOS esprime totale dissenso nei confronti del G7 delle Pari Opportunità che si terrà a Taormina nei giorni 15 e 16 novembre ’17 e condivide l’appello lanciato il 23 ottobre “Contro e oltre il G7 delle Pari Opportunità” dall’Assemblea contro il G7 Pari Opportunità, sottoscritto da numerose donne, realtà politiche e movimenti di resistenza. Ne condivide l’impostazione data ai temi, a partire dalla non applicazione reale della legge n. 194/78 ritenendo che il diritto all’aborto sia ancora non garantito dalla presenza di tassi altissimi di obiettori di coscienza nelle strutture pubbliche. Violenza sui diritti e sui corpi: le donne hanno ben chiara la matrice culturale della violenza e solo l’educazione all’affettività e alle differenze può produrre il cambiamento nella vita di donne e uomini. Il costante impoverimento della scuola pubblica, e non solo a livello strutturale, esprime la scelta dei governi di non garantire le opportunità di crescita culturale reale e adeguata alle giovani generazioni: un’altra violenza, non detta, ma pericolosa e funzionale agli interessi dei poteri economici, che dettano programmi e politiche.
La riduzione delle opportunità per donne e uomini è figlia dello smantellamento del welfare, della crescente devastazione ambientale, della negazione di sviluppo reale e dell’attacco ai diritti; è il silenzio continuo e costante sulla militarizzazione dei territori, sulle guerre occidentali che hanno nel Mediterraneo il fulcro geopolitico nella presenza di basi, di strumenti di morte come i missili nucleari e installazioni militari di ogni tipo, di impianti altamente pericolosi come MUOS e base NRTF con le 46 antenne attive dal 1991 nel silenzio totale di chi ha governato e governa i territori. Violenza è l’ignobile politica di respingimento di donne e uomini; come non condividere la giusta osservazione dell’appello contro il G7 laddove afferma: “… nei Cara e nei CIE, gli odierni lager della fortezza Europa, le violenze e la violazione dei diritti umani sono all’ordine del giorno. Per non parlare delle centinaia e centinaia di esseri umani che muoiono ad ogni stagione nel Mar Mediterraneo per il nostro rifiuto di soccorrerli ed accoglierli o che vengono torturati su nostro mandato nei lager Libici, nei quali la condizione delle donne è al di sotto di qualsiasi soglia di umanità. Con quale faccia si viene a parlare di diritti delle donne in un’isola che con la realtà degli sbarchi prende atto quotidianamente di questa strage? Quale credibilità possono avere i G7 per parlare di pari opportunità senza parlare di libertà di circolazione per tutte e tutti?”
Il Movimento No MUOS, pertanto, ribadisce l’adesione all’appello, condividendone le pratiche di resistenza alla sopraffazione e le lotte dal basso per l’autodeterminazione di tutte e tutti.
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