Inserita in Politica il 30/10/2017
da Direttore
Regionali, Parisi chiude il tour elettorale a Trapani e Palermo. "Diventerà bellissima" e "Per la Sicilia" garantirà autonomia a Nello Musumeci
Si è chiusa nella Sicilia occidentale la 7 giorni di Stefano Parisi, leader di Energie per l´Italia. Prima, assieme a Nello Musumeci, un incontro a Trapani con la candidata all´Ars Marilena Ciotta. Poi una conferenza stampa a Palermo assieme al candidato all´Ars Giorgio Calì. "In Sicilia – ha ricordato Parisi - c´è bisogno di lavoro e per crearlo è necessario rendere attrattivo il territorio per gli investimenti". Questa terra ha bisogno di una "scossa" e la strada da percorrere è quella della fiscalità di vantaggio. La nostra proposta, già condivisa da Nello Musumeci, è l´avvio di un programma di rilancio in grado di rimettere al centro, nel lungo periodo, l´attrattività territoriale e la salvaguardia urbanistica, a partire dalle città. Lo sviluppo deve partire dai quartieri – ha sottolineato Parisi - con particolare attenzione alla tutela dei centri storici. La fiscalità di vantaggio occorrerebbe estenderla a tutta la Sicilia e non a specifiche aree. Occorre poi introdurre procedure burocratiche più snelle e un piano speciale per il controllo del territorio. I potenziali investitori devono essere aiutati e incoraggiati. La Sicilia deve ripopolarsi perché nessuna ipotesi di sviluppo potrà essere attuata se i giovani continueranno ad andare via. La Sicilia può e deve diventare motore dello sviluppo dell´Italia meridionale. Nelle ultime tappe del tour elettorale Parisi si è soffermato sull´importanza della valorizzazione dei beni culturali.
"Un quarto del patrimonio artistico italiano si trova in Sicilia. In questa regione vi sono oltre 100 siti di grande interesse turistico. La Sicilia è un grande museo a cielo aperto. La provincia di Trapani ha tantissimo da offrire e i margini di crescita solo molto elevati. Bisogna però migliorare i collegamenti per raggiungere la Sicilia e per muoversi in Sicilia. E per questo è necessario avviare presto un piano per la realizzazione di nuove infrastrutture, utilizzando i fondi europei. Occorre rendere più accessibile la zona occidentale dell´Isola. Chi vuol venire a vedere le saline di Trapani, visitare Erice o Marsala, e più in generale questa provincia, venendo in auto da Catania, non può impiegare quasi 5 ore. Qui è possibile fare turismo 12 mesi l´anno. Ma per suscitare l´interesse di turisti e operatori è necessario migliorare i collegamenti, valorizzare e promuovere a livello internazionale il territorio. Poi è anche necessario riqualificare l´enorme patrimonio esistente. Lo sviluppo economico e occupazionale passa anche attraverso interventi di recupero e di gestione di alcuni siti coinvolgendo i privati.Penso ad esempio che in questa parte della Sicilia potrebbero essere realizzati dei porti turistici e questo tipo di interventi potrebbero essere affidati a investitori internazionali, senza incidere sulla spesa pubblica. Tutto questo nel breve periodo potrebbe dare un forte impulso allo sviluppo della provincia di Trapani e più in generale della Sicilia occidentale".
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