Inserita in Economia il 26/09/2017
da Direttore
Salvo: l’ATM investa sulle linee bus i ricavi dei parcheggi
«Per offrire la maggiore qualità del servizio di mobilità pubblica, è utile aggiornare la “Carta dei Servizi” dell’ATM». Ne è convinto il movimento civico “Città a Misura d’Uomo” che ieri – con una propria delegazione composta dal segretario Natale Salvo e dall´avv. Giuseppe Marascia - ha incontrato il presidente dell’ATM ing. Massimo La Rocca.
Questa “Carta degli impegni” dell’ATM – secondo le richieste di “Città a Misura d’Uomo” – «dovrà prevedere la diminuzione dell’età media del parco autobus della nostra municipalizzata; assicurare la pulizia degli autobus; aumentare la frequenza di transito dei mezzi; garantire il rispetto dei tempi programmati d’attesa alle fermate; verificare l’obbligo di riconoscibilità con un cartellino degli autisti; assicurare salite comode in particolare per anziani e disabili». «Non siamo così illusi da immaginare che ciò avvenga immediatamente – precisa Natale Salvo, segretario del movimento cittadino -. Ma crediamo che ci siano tutte le condizioni affinché ciò avvenga già entro la fine del 2018. Abbiamo fiducia nelle capacità e nell’impegno del presidente La Rocca. Soprattutto sappiamo che l’ATM può contare su circa 500 mila euro di nuove entrate annue dalla gestione del servizio parcheggi». «Oltre il 33% delle famiglie trapanesi possiede più d’una autovettura: è un segnale negativo, quello d’una inadeguata offerta di trasporto pubblico urbano», precisa ancora Salvo.
«Una cattiva mobilità, quella di Trapani, che è causa diversi esiti negativi: inquinamento acustico (clacson), inquinamento dell’aria, consumi di carburante e quindi spese per i cittadini, rischi per la sicurezza stradale, stress per gli stessi automobilisti». Gli incidenti mortali di queste ultime settimane sono solo la punta dell’iceberg del problema per il movimento “Città a Misura d’Uomo”: «Risulta ineludibile – conclude Natale Salvo - dirottare la mobilità privata verso il trasporto pubblico, anche riducendo il costo dell’abbonamento per i lavoratori, e incentivare quella alternativa (la mobilità pedonale o ciclabile)».
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