Inserita in Economia il 03/09/2017
da Direttore
Gli incursori della Marina Militare distaccati presso il Nucleo S.D.A.I. di Augusta (Sminamento Difesa Antimezzi Insidiosi), hanno condotto una delicata operazione di bonifica subacquea
Dal 29 agosto al 2 settembre 2017 i Palombari del Gruppo Operativo Subacquei del Comando Subacquei ed incursori della Marina Militare distaccati presso il Nucleo S.D.A.I. di Augusta (Sminamento Difesa Antimezzi Insidiosi), hanno condotto una delicata operazione di bonifica subacquea che si è svolta in tre frazioni del comune di Castelvetrano (Trapani): Marinella di Selinute Porto, Selinute Acropoli e Triscina. A seguito di una segnalazione da parte alcuni cittadini della presenza in mare di probabili manufatti esplosivi, la Capitaneria di Porto di Mazzara del Vallo ha provveduto ad interdire la navigazione nei tratti di mare interessati alla bonifica per motivi di sicurezza ed informare la Prefettura di Trapani che ha richiesto gli interventi di bonifica d’urgenza al Gruppo Operativo Subacquei (GOS) della Marina Militare. I Palombari si sono immersi nei tre siti dove era stata segnalata la presenza di 4 oggetti, per ricercarli ed effettuarne il riconoscimento, trovando rispettivamente a pochi metri dal basciuga frequentato dai bagnanti: a Marinella di Selinute Porto 12 proiettili di grosso calibro e 7 di piccolo calibro risalenti alla Seconda Guerra Mondiale ed a Selinute Acropoli e Triscina due bombole di gas da cucina. Al termine delle attività di ricerca, gli ordigni esplosivi sono stati rimorchiati, tenendoli a distanza di sicurezza, fino a giungere in un’area individuata dalla competente Autorità Marittima, dove sono state condotte le operazioni subacquee che ne hanno permesso il brillamento. Questo intervento rappresenta una delle tante attività che i Reparti Subacquei della Marina conducono a salvaguardia della pubblica incolumità in moltissimi porti e coste italiane, svolgendo operazioni subacquee ad alto rischio volte a ripristinare le condizioni di sicurezza della balneabilità e della navigazione. Lo scorso anno i Palombari della Marina Militare hanno distrutto un totale di 12.400 ordigni esplosivi residuati bellici, mentre dal 1 gennaio 2017 ne hanno già neutralizzati 10.950 dai mari, fiumi e laghi italiani. Agli appassionati del mare, che con l’estate incrementano la loro attività subacquea ricreativa, si consiglia di non toccare assolutamente gli oggetti eventualmente rinvenuti che possano essere ritenuti pericolosi, la cui forma possa ricordare o meno un ordigno esplosivo o parti di esso. Quello che invece è doveroso fare, per l’incolumità di tutti, è di identificarne il sito di ritrovamento, fotografare l’ipotetico ordigno (qualora si abbia con se una macchina fotografica subacquea) e denunciarne immediatamente il rinvenimento alla locale Capitaneria di Porto o stazione dei Carabinieri, che richiederà l’intervento dei Palombari del Gruppo Operativo Subacquei di COMSUBIN al fine di ristabilire la fruibilità in piena sicurezza di quel tratto di mare.
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