Inserita in Cronaca il 07/02/2013
da redazione
Il trapanese Vito Bica chef professionista
Si è conclusa la XVII edizione del Corso Superiore di Cucina Italiana: sono 102 i neo Cuochi Professionisti di Cucina Italiana che si sono diplomati dopo un percorso formativo della durata di 10 mesi, tra fase residenziale a Colorno e stage in alcuni dei più prestigiosi ristoranti del nostro Paese.
Tra loro spicca il nome di Vito Bica, di Trapani, diplomato Cuoco Professionista. Bica ha frequentato la XVII edizione del Corso Superiore di Cucina Italiana, affrontando un percorso di studio di 10 mesi, tra fase residenziale a Colorno (Parma) e stage. (Nella foto uno dei suoi piatti per la prova del menu personale dell’esame finale)
Qualche numero: 18 le diplomate (due delle quali con il miglior voto in assoluto) e 55 gli studenti che hanno frequentato in precedenza il Corso Tecniche di Base. A livello di provenienza geografica, i diplomati stranieri sono due, quelli dal Nord Italia 42, quelli dal Centro 21, quelli dal Sud e dalle Isole 37.
La cerimonia di consegna dei diplomi si è svolta presso la Camera di Commercio di Parma ed è stato proprio il Presidente Andrea Zanlari ad aprire con il suo saluto, seguito da quello dell’Assessore Agostino Maggiali, in rappresentanza della Provincia di Parma. A seguire tutto il management di ALMA, a cominciare dal Presidente Enzo Malanca, che si è dichiarato «orgoglioso che la nostra Scuola contribuisca a formare gli ambasciatori dell’eccellenza enogastronomica italiana nel mondo», e dall’Amministratore Delegato Riccardo Carelli, che ha sottolineato la natura professionalizzante dei corsi di ALMA, il cui ruolo è quello di «formare brillanti occupati».
Presente anche il Maestro Gualtiero Marchesi, Rettore della Scuola. Il Direttore Didattico di ALMA Luciano Tona ha voluto ringraziare il corpo docente ALMA, gli chef dei ristoranti di stage e gli chef esterni che hanno dato la propria disponibilità a essere membri delle commissioni di valutazione. Tutti grandi nomi della ristorazione italiana: tra gli altri, Antonella Ricci, Moreno Cedroni, Flavio Costa, Marco Fadiga, Lucio Pompili, Claudio Sadler, Massimo Spigaroli e Giuseppe Tinari. Così lo chef Tona si è rivolto ai 102 diplomati: «Abbiamo messo in campo una squadra di docenti di livello assoluto, con l’obiettivo di aiutarvi nel processo di crescita. Ognuno di loro è una persona speciale, con competenze estremamente specifiche. Per citare il nostro Rettore Gualtiero Marchesi, l’esempio di questi chef è per voi la migliore forma di insegnamento. Il consiglio che vi do è quello di fare tesoro dell’esperienza che avete vissuto in ALMA e di ricordare chi ha saputo lasciare un segno su di voi».
Andrea Sinigaglia, Direttore Operativo di ALMA, si è invece soffermato sulla distinzione tra i concetti di educare e addestrare: «Non cresciamo dei semplici esecutori. Vogliamo piuttosto formare dei cuochi pensatori: non dimentichiamo che la cucina è un elemento distintivo nella cultura di un popolo». Tra i 102 diplomati una menzione particolare meritano Sara Nicolosi, Sonia Poetto, Leonardo De Paoli e Francesco Lucatorto, che, con il punteggio di 90/100 sono risultati i migliori allievi. Sara Nicolosi è di Milano e ha svolto lo stage presso il Ristorante “Miramonti l’altro” di Costorio di Concesio (Brescia), sotto la guida dello chef Philippe Leivellè. Sara Poetto, invece, accomunata alla Nicolosi dal fatto di aver iniziato la sua avventura in ALMA con il Corso Tecniche di Base di Cucina Italiana, è di Perosa Argentina (Torino) e ha avuto come chef di stage Marco Bistarelli, del Ristorante “Il Postale” di Perugia. Il veronese Leonardo De Paoli ha vissuto l’esperienza di stage a Serralunga d’Alba (Cuneo), presso “Il Boscareto Resort & Spa”, al fianco dello chef Vincenzo La Corte.
Ad ospitare il genovese Francesco Lucatorto (è di Chiavari) è stato infine lo chef Emanuele Scarello, del Ristorante “Agli amici” di Udine.
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