Inserita in Cultura il 29/07/2017
da Direttore
In scena il dittico “La boutique Fantasque” con “Il Campanello”
Ventata di novità per l´Ente Luglio Musicale Trapanese è a pieno titolo il dittico che andrà in scena il 31 luglio e l’1 agosto, alle ore 21.00, al Chiostro di San Domenico. Un balletto e un’opera buffa. Alla direzione il maestro Piergiorgio Del Nunzio. La regia e le coreografie de “La Boutique Fantasque” sono affidate a Antonio Aguila Carralero. La regia de "Il Campanello" è di Natale De Carolis. “La Boutique Fantasque”, balletto sulle vivaci e briose musiche di Gioachino Rossini interpretate dall’Orchestra e danzate dal Corpo di Ballo dell´Ente Luglio Musicale Trapanese. Protagonisti del ballo saranno giocattoli, bambole, pupazzi, cagnolini, carte da gioco. Danzatori: Annalisa Bono, Martin Aguila Carralero, Claudia Cassano, Aurora Certa, Federica Fattore, Cristian Luce, Giulia Santi, Francesco Spadini, Isabella Spresian, Liliana Margarita Alonso Torres, Elia Zegrati. A seguire “Il Campanello” di Gaetano Donizetti, una delle opere più riuscite nel genere comico. Un cast con attitudini allo stile buffo e una produzione tutta nuova i cantanti Miriam Carsana - soprano Serafina, Sofia Koberidze, mezzo soprano - Mamma Rosa, Francesco Paolo Vultaggio - Enrico, Alessandro Tirotta – basso buffo - Don Annibale Pistacchio, e Murat Can Guvem – Spiridione. Orchestra e Coro dell´Ente accompagneranno quest´opera buffa.
La trama "La Boutique Fantasque”, è una fiaba molto delicata tutta ambientata in una bottega di giocattoli: il bottegaio inventore e costruttore dei giocattoli, è troppo affezionato ad essi per venderli. All’arrivo di due compratori molto esigenti, il bottegaio fa di tutto per presentare giocattoli che non piacciano per evitare di venderli. Si creano così situazioni molto divertenti durante le quali i giocattoli vengono rifiutati dai due compratori perché troppo irruenti o perché compiono fastidiose magie o perché volutamente dispettosi. I compratori, naturalmente si innervosiscono molto, fino a quando non gli vengono presentati i giocattoli ballerini di can can. I due compratori decidono di acquistarne uno per ciascuno dividendoli per sempre, escono dalla bottega ordinando al bottegaio di prepararli per il giorno successivo. Ma c’è un ma: nel magico mondo dei giocattoli i ballerini di can can sono innamorati ed al pensiero di essere divisi si terrorizzano. Parte così, durante la notte all’interno della bottega, una “rivolta” durante la quale i giocattoli fanno fuggire la coppia di innamorati assicurando il lieto fine.
Ne “Il Campanello”, di Gaetano Donizetti, la vicenda si svolge a Napoli. La giovane e bella Serafina viene promessa in sposa allo speziale Don Annibale Pistacchio, con gran dispetto dell´innamorato di Serafina (ricambiato), il giovane Enrico. Nonostante i tentativi di impedire il matrimonio, la cerimonia viene fissata per il giorno precedente la partenza di Don Annibale per Roma, ove lo speziale deve assolutamente recarsi per presenziare all´apertura del testamento di una sua zia defunta e dove si fermerà per più di un mese. Appreso questo fatto Enrico, con la complicità di Serafina, cerca in tutti i modi di impedire che il matrimonio venga consumato quella notte, così da guadagnar tempo per un successivo tentativo di farlo annullare. Lo speziale è obbligato in forza di legge a fornire i suoi prodotti medicinali a chi ne faccia richiesta anche di notte e quindi il campanello esterno alla bottega, sita sotto l´abitazione dello speziale, sarà lo strumento di Enrico per disturbare la prima notte di nozze di Don Annibale. Presentandosi via via sotto spoglie diverse (un francese ammalato, un cantante rauco e un vecchietto ironico che canterà la famosa e difficilissima aria Mio signore venerato) Enrico continuerà a farsi ricevere da Don Annibale, suonando appunto il campanello, con i pretesti più strampalati finché, giunta l´alba, lo speziale dovrà partire in diligenza per Roma lasciando Serafina illibata a casa.
NOTE DI REGIA - “LA BOUTIQUE FANTASQUE” Il disegno registico crea un´atmosfera seducente, misteriosa ed onirica, accompagnata da un magnifico “Notturno” di Rossini subito arricchito dalla musica orchestrata da Respighi. Quest´opera ha la forma di un album di ricordi, come aprire una raccolta di fotografie lise e sfogliarle una ad una: una storia con pochi segreti dove la danza è talvolta espressa in maniera estrema e grottesca ma nello stesso tempo intima e delicata. Una purezza di fondo che è tipica nel gioco di seduzione che il giocattolo esercita nell´ immaginario del bambino. Ciò che intendo è il bambino allegro, vivo e vibrante, quello che va salvato e custodito per sempre, quello va incantato piuttosto che “erudito”. E´ al bambino nascosto dentro ogni adulto quello a cui mi rivolgo: un ritorno al proprio sogno, il ritorno a sé. L´ ultimo quadro si interroga sulla ricerca del senso di unità dei protagonisti rifiutando l´idea di una civiltà adulta dominata dal “divide et impera”. Antonio Aguila Carallero
NOTE DI REGIA – “IL CAMPANELLO” De Sica diceva: Il mio scopo è rintracciare il drammatico nelle situazioni quotidiane, il meraviglioso della piccola cronaca, anzi, della piccolissima cronaca. Questa realizzazione del Campanello di Donizetti si e´ immediatamente materializzata subito dopo la proposta di portarlo in scena, senza alcun dubbio riguardo, l´ambientazione e la regia,e´ stato come se stesse li: ad aspettare di nascere. E´ una farsa dove si evidenzia (come spesso accade nelle opere di questo repertorio) un Teatro nella veste di: Nonno del varieta´., data la brevita´ dell´opera e il numero di travestimenti che essa propone. Il libretto, scritto dallo stesso Donizetti, è tratto dal vaudeville di Léon Lévy Brunswick, Mathieu-Barthélemy Troin e Victor Lhérie, La sonnette de la nuit (appunto, ´Il campanello di notte´). L´origine del termine è oscura, ma viene solitamente considerata come una storpiatura dell´espressione francese voix de ville, ovvero "voce della città"dove venivano narrate storie piu´ o meno realmente accadute. Da qui appunto,l´ispirazione alla piu´ reale vita Napoletana con, l´ausilio delle tre maschere eseguite da Enrico(Baritono). Alla sua prima rappresentazione, avvenuta al Teatro Nuovo (Napoli) il 1o giugno del 1836, l´opera conteneva alcuni dialoghi parlati in napoletano. L´anno successivo l´autore trasformò i dialoghi in recitativi, adattando l´intero libretto alla lingua italiana per favorire la diffusione del lavoro. Pulizia e sobrieta´ dei personaggi,nel rispetto della musica e del canto, dove si cerchera´ di evidenziare a fondo le bellezze,le debolezze e i brillanti paradossi della vita dei personaggi. L´ennesimo capolavoro Donizettiano, che con il passare dei decenni, è stato, è, e sarà sempre così. Natale De Carolis
Informazioni sui biglietti Costo del biglietto: (intero) 10,00 euro e (ridotto) 7,00 euro (per abbonati Ente Luglio Musicale Trapanese, Amici della Musica di Trapani, Conservatorio di Musica "A. Scontrino", i giovani fino a 24 anni previa presentazione di attestazione di frequenza o libretto universitario, acquistabile esclusivamente la sera delle recite a parti
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