Inserita in Sport il 03/07/2017
da Direttore
IL TRAPANESE GIUSEPPE CASTIGLIONE (RADICAL SR4) TROPPO FORTE PER TUTTI: IL “POKER”, NEL 9° SLALOM CITTÀ DI CASTELBUONO, È SERVITO
Podio interamente Radical, al culmine di una memorabile edizione, la nona, di uno Slalom Città di Castelbuono entrato veramente nel cuore di tutti gli appassionati di motori locali e siciliani.
Ad aggiudicarsi di forza e con merito la sfida tra i birilli ospite per l’occasione sulle Madonie è stato il trapanese Giuseppe Castiglione, campione siciliano Slalom 2015 e 2016, al volante di colei che quest’anno è divenuta fedele compagna di tanti successi, la Radical SR4 Suzuki preparata in officina da papà Giovanni, ma di proprietà della Santoro Corse e schierata dalla scuderia Armanno Corse Palermo, sodalizio campione regionale Slalom in carica.
Il ventisettenne “figlio d’arte” di Buseto Palizzolo ha regolato al traguardo, dopo tre manche avvincenti e mai scontate (almeno nelle posizioni dette “di rincalzo”), il compaesano (e perciò anch’egli di Buseto Palizzolo) Giuseppe Virgilio, strepitoso autore di un’unica salita realmente valida, la seconda, distante 5”5 dalla vetta, alla guida di un’altra Radical SR4 Suzuki, per i colori della scuderia Tm Racing Messina. A salire sul terzo gradino del podio un altro “figlio d’arte”, il messinese Emanuele Schillace, il quale ha realmente dovuto sudare le proverbiali sette camicie per portare a casa il terzo posto assoluto, con la Radical SR4 Suzuki della Tm Racing, a 7”45 dal primato. Giuseppe Castiglione, imbattibile ed imbattuto dal 2014, qui sulle Madonie, peraltro alla quinta vittoria stagionale, ha posto il sigillo sulla sua leadership già nel corso di Gara 1, pur migliorandosi nettamente nel corso delle altre due salite cronometrate. La pioggerella caduta insistentemente su Castelbuono nel corso del sabato ed in parte nella nottata precedente ala gara, ha infatti lasciato umide alcune sezioni del nastro d’asfalto da 3,5 km, costringendo gli avversari alle contromisure. Il catanese Mimmo Polizzi ed il trapanese Giuseppe Virgilio hanno preferito non prendere il via nella prima salita, giusto per non compromettere la corsa. Le condizioni meteo sono poi migliorate (e con esse i presupposti di aderenza del percorso) e si è vista battaglia vera. In Gara 2, Giuseppe Castiglione si è migliorato in 153,06 “punti-secondi”, incalzato da un arrembante Giuseppe Virgilio, giunto, con il tempo di 154,75 “punti-secondi” ad appena 1”69 dal rivale. Nella terza e decisiva sfida al cronometro, Castiglione si è quindi ulteriormente migliorato, concludendo la prova con il parziale di 149,70 “punti-secondi” (terza miglior prestazione di sempre a Castelbuono). Virgilio, attardato da una penalità di 30” per l’abbattimento di tre birilli, si è dovuto arrendere, pur mantenendo ben salda la piazza d’onore, mentre Emanuele Schillace ha dato ulteriore spettacolo arpionando per un soffio il terzo gradino del podio (in 157,15 “punti-secondi”), difeso con i denti dagli attacchi portati dal catanese (di Adrano) Mimmo Polizzi e dalla sua Elia Avrio ST09 Evo Suzuki della Catania Corse, fino a quel momento penalizzata dall’utilizzo di pneumatici non rivelatisi all’altezza, ma poi capace di chiudere in rimonta sui 157,18 “punti-secondi”, a tre millesimi da Schillace. “Siamo venuti a Castelbuono - ammette un raggiante Giuseppe Castiglione - anche per testare in corsa nuove soluzioni di set-up sulla nostra Radical SR4, in vista dei futuri appuntamenti con il Campionato italiano di specialità.
All’inizio un po’ tutti abbiamo trovato condizioni di forte umidità sul tracciato, era davvero difficile rischiare, ma poi la situazione è migliorata di molto ed abbiamo potuto esprimere il nostro potenziale. E’ sicuramente bello vincere qui a Castelbuono, davanti a questo pubblico e davanti ad avversari sempre degni”. Mostra tutto sommato felicità anche Giuseppe Virgilio: “Debbo andare un po’ controcorrente - racconta il secondo classificato qui a Castelbuono – sulla mia Radical non ho accusato problemi di aderenza sul percorso così come altri colleghi. Pensate, non ho avuto nemmeno necessità di cambiare le gomme, tra una manche e l’altra, ho usato coperture usate, ma rivelatesi più che valide. Sono contento, sono secondo alle spalle di un campione”.
Esprime tutta la sua soddisfazione anche Emanuele Schillace: “ Tutto sommato è andata bene – è il pensiero del giovane messinese, vincitore nella speciale classifica riservata agli Under 23 – certo, forse si potevano trovare migliori regolazioni all’assetto della mia Radical però ci confermiamo a podio, dopo il successo assoluto di quindici giorni fa a Sciacca. Non è male”. Già detto del quarto posto con brivido di Mimmo Polizzi, vanno altresì rimarcate la quinta piazza colta dal trapanese (di Marsala) Claudio Bologna, “nipote d’arte”, pur oggi non troppo fortunato con i birilli nell’abitacolo della sua Formula Gloria C8F Suzuki e la sesta posizione ottenuta dal messinese Giovanni Greco (anch’egli non troppo assistito dalla dea bendata tra i birilli e dal set-up sulla sua Radical SR4 a motore Suzuki, della scuderia Armanno Corse).
Nei rispettivi gruppi di riferimento, affermazioni per il già citato Giuseppe Castiglione (in E2SC prototipi biposto), per Claudio Bologna (E2SS, prototipi monoposto), per il forte specialista nisseno originario di San Cataldo Maurizio Anzalone (in E1 Italia, 8° assoluto con la Renault Clio Rs K schierata dal Motor Team Nisseno), per l’altro esperto messinese (di Novara di Sicilia) Alfredo Giamboi (gruppo Speciale, con la fedele Fiat X1/9), per il nebroideo Giuseppe Bellini (tra i Prototipi, con la Fiat 126 Suzuki per la Tm Racing Messina), per il preparatore agrigentino di Alessandria della Rocca Giuseppe Cacciatore (a sua volta primo in gruppo N, su Renault Clio Rs Light con i colori della scuderia Project Team, nuovo sodalizio presieduto da Luigi Bruccoleri).
Ed ancora, successi per il messinese Tindaro Leggio (tra i prototipi Vst, su Vst Kawasaki schierata dalla Tm Racing), per il palermitano Antonio Piazza (nel gruppo E2 Silhouette, al debutto con il prototipo di costruzione campana Barbone 001, iscritto dalla Armanno Corse), per il pilota di Castelbuono Luigi Di Bella (in gruppo A, con la Peugeot 205 Rallye), per l’altro marsalese Salvatore Giacalone (tra le Racing Start, su Peugeot 106 Gti 16v della Project Team). Nella categoria Attività di base, migliore prestazione in assoluto per l’agrigentino (nato a Cammarata) Gianluca Nocera, su Peugeot 106 Gti 16v, davanti al messinese Filippo Leo (Fiat 127 Sport), secondo classificato davanti ad Antonio Vena (Peugeot 106 Rallye). Tra le Autostoriche, il miglior riferimento sul cronometro è quello siglato dal madonita Giovanni Grisanti (A112 Abarth), a sua volta vincitore per il 1° Raggruppamento, davanti al palermitano “zì” Pietro Amorello, su Fiat 600 D, il quale si aggiudica il 3° Raggruppamento.
Entusiasmante la lotta sportiva tra le tre pilotesse in gara. A spuntarla è stata la messinese (di Novara di Sicilia), “figlia d’arte”, Angelica Giamboi, su Fiat X1/9, abile a precedere nella speciale classifica “in rosa” la palermitana (risiede a Belmonte Mezzagno) Enza Allotta, sulla Fiat 126 Special schierata dalla Armanno Corse (fermata al culmine di Gara 2 da un problema alla frizione) e quindi la locale Nicoletta Cannizzaro, anche lei appiedata a fine Gara 2 da noie tecniche sulla sua Peugeot 106 Gti 16v della Project Team. Tra gli Under 23, già detto del successo di Emanuele Schillace, vale la pena ricordare la seconda piazza del trapanese di Erice Michele Poma (Ghipard Suzuki), il terzo posto dell’altro pilota di Belmonte Mezzagno Gianfranco Barbaccia (Fiat 126), infine la quarta piazza del messinese (di Sinagra) Dario Salpietro (Peugeot 106 Gti 16v).
La “palma” di miglior pilota locale è stata attribuita al già citato Luigi Di Bella, il quale ha preceduto in questa ideale graduatoria gli altri piloti di Castelbuono Giuseppe Mazzola (Citroen C2 Vts, Real Cefalù), Vincenzo Cuschera (Peugeot 206 Gti) e Nicoletta Cannizzaro. Tra le scuderie in lizza, affermazione per la Armanno Corse Palermo, abile a precedere la Tm Racing Messina, la Project Team, la Nebrosport e la S.G.B. Rallye. Assegnati anche i due Memorial, in ricordo di Enzo Capuana (è toccato al vincitore assoluto, Giuseppe Castiglione) e di Pietro Antista (assegnato al miglior pilota di Castelbuono, Luigi Di Bella), entrambi grandi appassionati di motori locali scomparsi nel corso di questi primi mesi del 2017.
Il 9° Slalom Città di Castelbuono era valido quale sesta prova stagionale per la Coppa Aci Sport sesta zona di specialità, quale ottavo “round” per il Campionato automobilistico siciliano Aci Sport Slalom e quale terza tappa per lo Challenge Palikè 2017.
A promuovere il 9° Slalom Città di Castelbuono è il Team Palikè Palermo, in collaborazione con il locale Motor Sport Club Castelbuono, il patrocinio del Comune di Castelbuono e l’appoggio della Presidenza della Regione Siciliana e dell’Assessorato Turismo, Sport e Spettacolo, entrambi in seno alla Regione siciliana. Il neo sindaco di Castelbuono, Mario Cicero, presente alla giornata automobilistica, si è voluto complimentare con gli organizzatori, assicurando il proprio incondizionato apporto (a cui si aggiunge quello dell’amministrazione comunale neo eletta e da lui stesso presieduta) alle edizioni future dello slalom di casa. Ulteriori informazioni e curiosità sull’8° Slalom Città di Castelbuono potranno comunque essere facilmente reperite in qualsiasi momento da addetti ai lavori e semplici appassionati di motori sul sito internet ufficiale: http://www.palike.it/slcastelbuono.html, o su Facebook, agli indirizzi: www.facebook.com/nicola.palike e www.facebook.com/a.s.d.motorsportclubcastelbuono. E ancora su Twitter, all’indirizzo: @FlavioLipani, infine su Linkedin, al medesimo indirizzo.
La classifica finale: 1) Giuseppe Castiglione (Radical SR4 Suzuki) in 149,70 “punti-secondi” 2) Giuseppe Virgilio (Radical SR4 Suzuki), in 154,75 3) Emanuele Schillace (su Radical SR4 Suzuki), in 157,15 4) Mimmo Polizzi (Elia Avrio ST09 Evo Suzuki), in 157,18 5) Claudio Bologna (Formula Gloria C8F Suzuki), in 160,39 6) Giovanni Greco (Radical SR4 Suzuki), in 160,88 7) Vincenzo Pellegrino (Radical SR4 con motore Suzuki), in 165,86 8) Maurizio Anzalone (Renault Clio Rs K), in 172,07 9) Alfredo Giamboi (su Fiat X1/9), in 172,61 10) Giuseppe Messina (Renault Clio Cup), in 172,84 11) Domenico Gangemi (su Fiat 127 Sport), in 173,04 12) Giuseppe Raineri (Fiat 127 Sport), in 173,42 13) Antonino Foti (Peugeot 106 Gti 16v Kit), in 175,38 14) Michele Poma (Ghipard Ghi008 Suzuki), in 176,18 15) Giuseppe Bellini (Fiat 126 Suzuki), in 176,32 16) Francesco Puleo (con la Formula Gloria B4 Yamaha), in 176,59) 17) Benedetto La Manna (Fiat 500), in 177,30 18) Enrico Parasiliti (Renault Clio Williams), in 178,37 19) Giuseppe Cacciatore (Renault Clio Rs Light), in 179,02 20) Tindaro Leggio (Vst Kawasaki), in 180,92.
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