Inserita in Cultura il 01/06/2017
da Direttore
L’Area Marina protetta “Isole Egadi” a Malta, al convegno organizzato dalla commissione UE e dallo IUCN
L’Area Marina protetta “Isole Egadi” è presente a Malta, al convegno organizzato dalla commissione UE nell’ambito del semestre di presidenza Maltese della Commissione, e dallo IUCN (organismo delle Nazioni Unite per la conservazione della natura), sul tema delle aree marine protette. L’Italia è rappresentata, oltre che dalla Direzione Protezione della Natura e del Mare del Ministero dell´Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, già intervenuta nella giornata di ieri, dall’AMP Isole Egadi, con il direttore, Stefano Donati, che è intervenuto oggi nella sessione che si è aperta alle ore 11.30, sul tema “Le aree marine protette: Iniziative ed Opportunità”
L’evento, che mira a fornire informazioni e un forum di discussione per avviare un confronto sulle buone e migliori pratiche, e sulle opportunità offerte dalle Aree marine protette per affrontare le sfide della biodiversità, si svolge al Radisson Blu Resort & Spa Malta. Il confronto è stato avviato tra tutti gli addetti ai lavori e i numerosi studiosi presenti, anche attraverso la condivisione delle opinioni e lo sviluppo dei risultati con il pubblico, analizzando le decisioni a livello comunitario e nazionale nell’ottica della creazione di opportune politiche in materia di natura e biodiversità
Il workshop è organizzato dall´Autorità Ambiente e Risorse Maltese, in collaborazione con l´Ufficio Regionale Europeo della IUCN, per dare più complete chiavi di lettura in relazione alla protezione dell´ambiente marino in linea con la Risoluzione 50 del Congresso Mondiale della Conservazione dell´IUCN, che si è svolta alle Hawaii nel 2016.
“E’ un grande onore, oltre che una responsabilità – commenta il Presidente dell’AMP e sindaco di Favignana, Giuseppe Pagoto – essere stati chiamati dal Ministero dell’ambiente, che ringraziamo, a rappresentare ancora una volta il contesto italiano nel campo delle aree marine protette. Porteremo la nostra esperienza e le nostre best practice, e cercheremo di apprendere quelle altrui per migliorare sempre più il nostro lavoro e il sistema delle aree marine protette europee”.
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